THE TIMES: “LA PRESA DI MELONI SUI MEDIA E’ UNA MINACCIA ER LA DEMOCRAZIA”
“CONTROLLA LA TV DI STATO, MEDIASET E GRAN PARTE DELLA STAMPA , SIAMO A LIVELLI UNGHERRESI”
I turisti in fila per entrare al Pantheon di Roma sono stati sorpresi ieri da un flusso di politici dell’opposizione che sono entrati in piazza e hanno declamato la morte della libertà di stampa in Italia.
L’evento era una protesta dei giornalisti in sciopero dell’AGI, la seconda agenzia di stampa italiana, dopo le insistenti notizie sull’acquisizione da parte di un ricco deputato della coalizione di governo di Giorgia Meloni.
Antonio Angelucci starebbe per aggiungere l’AGI alla sua collezione di tre giornali di destra, “Il Tempo”, “Il Giornale” e “Libero”, che diffondono notizie pro-Meloni.
“Siamo un Paese del G7? Siamo una democrazia? In una democrazia cose del genere non accadono”, ha dichiarato Giuseppe Conte, leader del partito di opposizione Cinque Stelle.
L’acquisto renderebbe un altro pezzo dei media italiani favorevole alla Meloni, aggiungendosi alla rete radiotelevisiva di Stato RAI, dove i posti chiave sono stati occupati da sostenitori della premier, e alla rete privata Mediaset, gestita dalla famiglia del defunto primo ministro Silvio Berlusconi, il cui partito Forza Italia fa parte della coalizione di governo della Meloni.
“Rischiamo che l’Italia raggiunga livelli ungheresi di controllo della stampa”, ha dichiarato Alessandra Costante, segretario generale del sindacato dei giornalisti italiani FNSI, facendo riferimento all’acquisizione dei media da parte di Viktor Orban, primo ministro ungherese.
L’AGI è di proprietà dell’ENI, un’azienda energetica italiana controllata dal ministero delle Finanze. Quest’ultimo, a sua volta, è gestito da Giancarlo Giorgetti, membro del partito Lega di Matteo Salvini, che fa parte della coalizione della Meloni.
“Angelucci è un deputato della Lega, quindi avremmo un ministro delle Finanze coinvolto nella vendita dell’AGI a un membro del suo stesso partito politico, il che significa un grande conflitto di interessi”, ha dichiarato un giornalista dell’AGI.
Costante ha detto che Angelucci è proprietario di alcune cliniche sanitarie a Roma e sta “costruendo un impero della stampa per aiutarlo” a espandersi in Lombardia.
Oltre ai giornali di destra di Angelucci, le principali testate italiane includono il filogovernativo Il Messaggero, il Corriere della Sera, che rimane neutrale, e La Repubblica, orientata a sinistra.
“Le discussioni sulla libertà di stampa in Italia devono tenere conto dei confini sfumati tra lo Stato e i media che lo coprono. Le agenzie di stampa italiane ricevono circa 46 milioni di euro (39 milioni di sterline) di sussidi statali all’anno, e l’AGI ha ricevuto 5 milioni di euro l’anno scorso.
Tom Kington
(da The Times)
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