TREGUA NOTTURNA SULLA SCUOLA
A SETTEMBRE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO ATTINGENDO DALLE GRADUATORIE, DOPO L’ESTATE CONCORSO PER LA STABILIZZAZIONE DI 32.000 PRECARI CON PROVA SCRITTA MA NON A CROCETTE
A settembre i docenti saranno assunti a tempo determinato attingendo dalle graduatorie provinciali. Il concorso straordinario per la stabilizzazione dei precari, che sarebbe dovuto essere a luglio, è stato rimandato.
Sarà subito dopo l’estate attraverso una prova scritta, non a crocette. Quasi allo scoccare della mezzanotte il premier Giuseppe Conte, dopo una lunga giornata di contatti e trattative, si presenta al tavolo con questa proposta di mediazione per mettere pace in una maggioranza divisa anche sul tema della scuola.
Le posizioni erano distanti. “Noi vogliamo una graduatoria con una prova finale selettiva alla fine dell’anno”, diceva a sera la responsabile scuola Pd, Camilla Sgambato, in rappresentanza di un partito che mirava a una selezioni esclusivamente per titoli.
Il Movimento 5 Stelle e Italia Viva invece chiedevano che si procedesse a luglio con il concorso straordinario già previsto e su cui era stato trovato un accordo con la maggioranza e con i sindacati. Per questo accusavano il Pd e Leu di volere una sanatoria.
Alla fine Conte trova una via di mezzo che fa dire ai partiti di maggioranza di provare “un cauto ottimismo”. Il concorso straordinario di luglio non ci sarà , ma sarà fatto subito dopo l’estate. Non più a crocette ma con una prova scritta.
Il premier si dice soddisfatto: “Resta la prova selettiva in entrata per l’assunzione di 32 mila insegnanti. Si terrà dopo l’estate – spiegano fonti di Palazzo Chigi – e sarà in forma scritta, con consegna di un elaborato, senza il quiz a risposta chiusa. Una soluzione – si evidenzia – che permette di combattere il precariato garantendo la meritocrazia”.
Dello stesso avviso il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Vogliamo ridurre il precariato, per dare più stabilità alla scuola, e vogliamo farlo attraverso una modalità di assunzione che garantisca il merito. La proposta del Presidente del Consiglio va in questa direzione, confermando il concorso come percorso di reclutamento per i docenti”. Il Pd fa trapelare una “moderata soddisfazione”.
Dopo giorni di battaglia all’interno della maggioranza, ora si attende il testo definitivo che arriverà domani nella commissione del Senato che sta esaminando il decreto Scuola.
(da “Huffingtonpost”)
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