TROPPI POLITICI AI FUNERALI: “NON ABBIAMO PIU’ POSTI”
LA CORSA DI PARLAMENTARI E MINISTRI MANDA IN TILT IL VATICANO: ”VENITE SOLI, SENZA SCORTA E COMPAGNI/E”
Esserci. A prescindere. Una foto, anche se in ventesima fila, magari non lontano dai “grandi del mondo”, val bene un funerale. Dopo la corsia preferenziale per accedere alla salma di papa Francesco, in queste ore tra Camera e Senato i partiti si stanno organizzando per partecipare al funerale a San Pietro di domani mattina alle 10. L’appuntamento dell’anno: il governo stima che possano arrivare oltre 2 milioni di pellegrini e 200 delegazioni da tutto il mondo. L’elenco dei partecipanti sarà chiuso domani sera dal Cerimoniale del Vaticano che deciderà anche i posti a sedere.
Ma in queste ore la Santa Sede ha un problema ulteriore rispetto a evitare “guai” diplomatici (come quello tra Cina e Taiwan o la lontananza tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky): far entrare tutti i parlamentari che vogliono partecipare alle esequie nell’area “autorità”. Oltre ai cardinali, ai vescovi, all’area “Vip” e a quella dei capi di Stato e di governo (con annessi
accompagnatori e accompagnatrici), infatti, ce ne sarà una dedicata anche alle autorità semplici, cioè quelle politiche extra rispetto alle alte cariche dello Stato. Questa sarà riservata, anche, ai parlamentari.
Negli ultimi giorni, come è successo per dare l’ultimo saluto alla salma del papa, l’Ufficio del Cerimoniale della Camera e del Senato ha chiesto ufficialmente a tutti i gruppi parlamentari di indicare chi fosse interessato a partecipare alla celebrazione di domani. A loro volta i capigruppo di Camera e Senato hanno chiesto ai parlamentari di dare o meno la propria disponibilità. E, secondo diverse fonti a conoscenza della questione, le risposte sarebbero state tantissime. In alcuni casi – come per Alleanza Verdi e Sinistra – la delegazione sarà ristretta e limitata ai leader e ai capigruppo di Camera e Senato, ma in altri c’è la corsa a partecipare alle esequie. Ci saranno quindi delegazioni dei singoli partiti composte da più deputati e senatori. E non sarà un problema se molti parlamentari finiranno molto lontani dalle prime file: l’importante è esserci. E magari essere inquadrati in mondovisione vicini al ciuffo iconico del presidente americano Donald Trump o alla mimetica del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Lo stesso sta succedendo con ministri e sottosegretari. Tra le alte cariche dello Stato, infatti, ci sarà una delegazione ad hoc dell’esecutivo composta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dai due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Ma l’Ufficio del Cerimoniale di Palazzo Chigi ha chiesto anche ai ministri e ai sottosegretari interessati, e anche qui saranno in molti a partecipare: l’esecutivo dovrebbe esserci quasi al completo.
Risposte che hanno mandato in tilt l’Ufficio del Cerimoniale della Santa Sede che si sta scervellando per organizzare i posti, che restano comunque limitati. Intanto è stata trovata una prima soluzione: agli esponenti di governo è stata mandata una comunicazione in cui si chiede espressamente di presentarsi da soli, senza la scorta e senza accompagnatori (quindi niente famiglie al seguito) per evitare di occupare altri posti.
Anche le regole saranno stringenti: parlamentari, ministri e sottosegretari che vorranno partecipare alla cerimonia dovranno presentarsi domani mattina entro e non oltre le 8.30, un’ora e mezza prima dell’inizio, alla porta Perugino (in via della Stazione Vaticana) com’è avvenuto in questi giorni per tutti i parlamentari
che volessero vedere la salma del pontefice saltando la fila dei pellegrini che sono venuti da tutto il mondo e che hanno dovuto attendere anche due ore fuori da San Pietro per dare l’ultimo saluto al Papa. Qualcuno, tra i parlamentari che hanno avuto la corsia preferenziale, si è presentato anche con la famiglia.
(da ilfattoquotidiano.it)
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