TROVATI A CASA DI SCAJOLA DOSSIER DEI SERVIZI SEGRETI E UN DOCUMENTO RISERVATO DEI CARABINIERI CIRCA L’USO DI COCAINA DAA PARTE DEL SUO RIVALE PDL MINASSO
AGLI AVVERSARI INTERNI POCHI MESI FA DISSE: “VI HO IN PUGNO”… INDAGATO PER RICETTAZIONE
Il cassetto dei segreti. O, meglio, dei dossier.
I “souvenir” che l’ex ministro dell’Interno (e poi delle Attività produttive) ed ex presidente del Copasir Claudio Scajola si era portato da Roma a Imperia.
Sono spuntati dalle perquisizioni nell’abitazione e nell’ufficio di Scajola, nell’ambito dell’inchiesta che vede l’esponente del Pdl indagato perchè la somma pagata per i lavori di ristrutturazione di casa nasconderebbe un illecito finanziamento.
A causa di quei documenti, l’ex ministro è ora indagato anche per ricettazione.
Ci sono atti relativi a un procedimento contro Berlusconi, carte del Viminale e note “riservate” dei servizi segreti.
C’è anche un’informativa del 1998, in cui i carabinieri parlano del presunto consumo di cocaina da parte dell’ex deputato Eugenio Minasso, l’attuale principale avversario di Scajola.
La circostanza getta una luce nuova sul clamoroso sfogo dell’ex ministro lo scorso inverno, quando durante un incontro a Genova con gli avversari interni del Pdl, affermò: «So molte cose di voi, ma non le utilizzo».
(da “il Secolo XIX“)
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