“UN DEPRESSO EMULO DI BREIVIK, L’ISIS NON C’ENTRA”
ALI SONBOLY HA AGITO DA SOLO, TROVATI LIBRI SU STRAGI, “CHIARI LEGAMI” CON BREIVIK
La follia omicida di un depresso, non un terrorista islamico.
Il 18enne tedesco-iraniano autore della strage di Monaco di Baviera è stato identificato come Ali Sonboly da alcuni media britannici tra cui il Daily Mail e il Telegraph.
Il giovane potrebbe aver lanciato l’annuncio dei menù gratis per attirare clienti al McDonald utilizzando il profilo di una ragazza, Selina Akim.
Secondo la testimonianza di un vicino raccolta dal sito web del settimanale Stern, il padre del giovane è un tassista mentre la madre ha lavorato nella catena di grandi magazzini Karstadt.
La polizia di Monaco ha reso noto che fra le vittime del killer che ieri sera ha ucciso 9 persone ci sono 5 minori. Gli altri 4 morti sono “adulti”, ha aggiunto un portavoce. Sono 27 i feriti, di cui 10 in gravi condizioni. Non ci sono vittime fra i turisti.
L’autore della strage ha agito solo, non aveva complici, e a casa sua non è stato trovato materiale legato a Isis, ma solo documentazione su stragi del passato: lo ha detto in conferenza stampa Hubertus Andrae, capo della polizia di Monaco, precisando che “non c’è alcun legame” tra la strage e il tema dei profughi.
Andrae ha detto che le indagini continuano negli ambienti frequentati dal ragazzo. Ha usato una pistola Glock 9mm con la matricola abrasa, ed aveva circa 300 proiettili nello zaino. Si è suicidato con un colpo in testa. Il killer di Monaco “si trovava in cura medica e psichiatrica e si trattava di una malattia depressiva” ha annunciato il rappresentante della procura. “Questo dovrebbe dare un quadro generale della persona”, ha aggiunto.
“È evidente il legame” dell’eccidio di Monaco con la strage compiuta da Anders Breivik a Utoya di cui ieri cadeva il quinto anniversario, ha detto il capo della polizia. Uno dei libri trovati in casa si intitola “La furia nella testa: Perchè gli studenti uccidono”.
Trovato anche altro materiale e documenti che testimoniano, hanno spiegato gli inquirenti, il suo interesse ossessivo per le stragi e le sparatorie di massa commesse da giovani e studenti. La polizia ha sequestrato anche il computer del 18enne tedesco di origine iraniana.
L’autore della strage ha violato il profilo Facebook di una terza persona per pubblicare il finto annuncio sul social network che offriva cibo gratis in un ristorante McDonald’s vicino al centro commerciale Olympia dove è avvenuta la carneficina: lo ha detto il procuratore capo della polizia di Monaco, Thomas Steinkraus.
Il britannico Mail online, spiega che l’attentatore ha pubblicato il messaggio incriminato sul profilo Facebook di una certa Selina Akim.
Il tabloid spiega che si tratta di un finto profilo e pubblica il testo del presunto messaggio: ‘Venite oggi alle 16:00 da Meggi (McDonald’s, ndr) all’OEZ (l’acronimo del centro commerciale Olympia di Monaco, ndr). Posso comprarvi qualcosa se volete, ma niente di troppo caro”.
(da “Huffingtonpost“)
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