UNO NON VALE UNO: NEL M5S LA FORMALIZZAZIONE DEL CAPO POLITICO
AL VIA IL VOTO PER MODIFICARE REGOLAMENTO E NON STATUTO
L’ufficializzazione del “capo politico” del Movimento 5 Stelle. Ovvero Beppe Grillo. E l’istituzione di un collegio di probiviri e di un comitato d’appello.
Sono alcune delle modifiche proposte da Grillo sul suo blog
Domani 27 settembre 2016 iniziano le votazioni per consentire a tutti gli iscritti del MoVimento 5 Stelle di decidere se e quali modifiche apportare al Non Statuto e al Regolamento del MoVimento 5 Stelle.
Le votazioni inizieranno tra 24 ore a partire dalla pubblicazione di questo post e si chiuderanno il 26 ottobre 2016 per permettere alla stragrande maggioranza degli iscritti del MoVimento 5 Stelle di partecipare alle decisione sulla modifica delle nostre regole comuni.
La prima modifica appare a pagina 1 del Regolamento:” la procedura di identificazione ed accettazione viene effettuata dal gestore del sito incaricato dal capo politico del MoVimento 5 Stelle”.
Si propone così di formalizzare la figura del capo politico.
Un ruolo che automaticamente definisce la fine dell’ “uno vale uno”, slogan che ha accompagnato i grillini fin dalla nascita del Movimento.
Lo stesso Beppe Grillo, durante Italia a 5 Stelle a Palermo, aveva annunciato il suo “rientro” da leader, dopo il passo “di lato” fatto in passato anche con la nomina del Direttorio. “Sapete una cosa, sono rientrato! Avevo fatto un piccolo passo indietro con Gianroberto. Lui ci ha rimesso la vita. Io ho l’ulcera, ma resisto. Se devo fare il capo politico, lo farò”, ha detto il fondatore sabato scorso dal palco davanti alla platea.
“Io prenderò le decisioni, perchè alla fine qualcuno deve prenderle, prima ci pensava Casaleggio e le prendevamo insieme. Adesso sono solo, ma ci sono a tempo pieno e non farò nessun passo di lato”, ha aggiunto. Detto fatto, quindi.
Non solo: un’altra delle modifiche proposte al Regolamento è l’introduzione di un collegio di probiviri e di un comitato d’appello, scelte mediante un’assemblea con votazione online.
Con o senza espulsioni.
L’obiettivo principale della modifica dello Statuto M5s è quello di modificare le procedure delle espulsioni.
Il M5s chiede agli iscritti di indicare in modo più dettagliato i comportamenti sanzionabili prevedendo sanzioni differenziate e gli chiede di votare per decidere se attribuire la decisione a un organo terzo composto da portavoce, oppure lasciando a Grillo, in qualità di garante del M5S, le sole facoltà di annullare le sanzioni e di sottoporre la decisione ad una votazione on line degli iscritti.
Grillo chiede inoltre il voto sul blog anche per “consentire a tutti gli iscritti del M5s di proporre in futuro modifiche al testo del Regolamento”.
Per quanto riguarda però le espulsioni, il blog chiede agli iscritti di dire se intendono lasciare il regolamento così com’è (al punto numero 4 prevede che “gli iscritti al M5s sono passibili di espulsione” e indica 3 fattispecie) o adottare una nuova versione del regolamento sempre con le espulsioni oppure senza.
Nel primo caso si prevede comunque che si possano applicare, “in casi meno gravi, altre sanzioni (richiamo e sospensione sino a dodici mesi).
Nella versione del regolamento che non prevede espulsioni, vengono identificate come sanzioni disciplinari il “richiamo, la sospensione sino a 24 mesi e, nei casi di perdita dei requisiti di iscrizione, la sospensione a tempo indeterminato”.
I quesiti della votazione sono tre. Ogni iscritto è chiamato a decidere se – vuole modificare il Non Statuto con il nuovo testo aggiornato – vuole modificare il Regolamento del MoVimento 5 Stelle con uno dei due testi proposti – nel caso si modifichi il Regolamento, quale dei due testi proposti preferisce utilizzare.
(da “Huffingtonpost”)
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