USA-CINA, SCOPPIA LA PACE SUI DAZI: “TARIFFE ABBASSATE DEL 115%”
TRUMP HA ABBASSATO LA CRESTA: NEI PROSSIMI 90 GIORNI
LE TARIFFE AMERICANE SCENDERANNO AL 30%, QUELLE CINESI AL 10%
Una tregua momentanea, quella tra Cina e Stati Uniti: Washington e Pechino hanno comunicato la sospensione dei «dazi reciproci punitivi» per i successivi 90 giorni. Sono le prime prove concrete verso una de-escalation del conflitto commerciale che nelle scorse settimane aveva portato i due colossi mondiali a rispondersi colpo su colpo. Sia Cina che Stati Uniti abbasseranno i loro dazi del 115% «entro il 14 maggio» e per i prossimi tre mesi, portando così le tariffe americane dal 145% al 30% complessivo e quelle cinesi dal 125% al 10%. A comunicarlo ufficialmente, dopo una prima anticipazione ieri sera, è il
segretario del Tesoro americano Scott Bessent: «Nessuno vuole una netta separazione delle nostre due economie», ha detto al termine della due giorni di colloqui a Ginevra, in Svizzera. Ma non ha rinunciato a pungere Pechino: «Vorremmo vedere la Cina più aperta ai beni americani».
Le concessioni di Washington e Pechino: i tagli alle aliquote nel dettaglio
In particolare, si tratta dell’abolizione delle aliquote aggiunte da Trump lo scorso 8 aprile e 9 aprile, che avevano fatto schizzare le tariffe sui beni cinesi (ma anche provenienti da Hong Kong e Macao) dal 54% al 145%. In più ci sarebbe un ulteriore taglio del 24% alla tariffa «base» (quella del 54%) sulle aliquote aggiuntive ad valorem, portando in complesso i dazi al 30%. La Cina risponderà con un taglio di pari valore, portando le tariffe fino al 10% e impegnandosi ad «adottare tutte le misure amministrative necessarie per sospendere o revocare le contromisure non tariffarie adottate nei confronti degli Stati Uniti dal 2 aprile 2025».
Usa e Cina: «Relazione fondamentale per l’economia globale»
Si conclude dunque con un successo il primo round di trattative tra Cina e Stati Uniti, solo il tempo dirà se si tratta di una vittoria provvisoria o destinata a consolidarsi. I due Paesi, in una dichiarazione congiunta, hanno sottolineato «l’importanza delle relazioni economiche e commerciali bilaterali per entrambi i Paesi e per l’economia globale». E hanno poi ribadito quanto sia fondamentale, sia per Washington che per Pechino, «avere una relazione economica e commerciale sostenibile, di lungo termine e reciprocamente vantaggiosa». Per questo – per una “coscienza” del ruolo all’interno del tessuto economico mondiale e per un oggettivo guadagno individuale – i due Paesi avrebbero deciso di procedere «in uno spirito di reciproca apertura, comunicazione continua, cooperazione e rispetto».
(da agenzie)
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