VALENTINA ACCARDI, LA FARMACISTA INSULTATA E PRESA A SPUTI DA UNA NO VAX
STAVA EFFETTUANDO I TEST RAPIDI
Valentina Accardi è una farmacista, ha 27 anni e lavora a Roma presso la farmacia De Angelis di via Marmorata. Mentre una nuova variante, la Omicron, sta preoccupando l’Europa e l’Italia, lei racconta una storia che purtroppo è tutt’altro che inusuale: è una dei tanti farmacisti che ha dovuto subire aggressioni e insulti da parte dei no-vax
“Stavo solo facendo il mio lavoro, ero assegnata al turno dei tamponi rapidi. Poi quella donna è entrata nel gazebo e ha iniziato a insultarmi. Urlava contro di me: “Sei schiava della dittatura sanitaria anche tu, il Covid non esiste”. Poi la situazione è degenerata e mi ha sputato addosso. Sono dovuti intervenire i miei colleghi e allora si è allontanata”, ha raccontato al Messaggero.
La struttura presso la quale lavora Accardi è stata inserita nella piattaforma della Regione Lazio per il piano anti COVID. Vengono perciò effettuati i tamponi rapidi usati per ottenere il green pass valido per 48 ore. E durante questa attività sempre pià spesso avvengono episodi che sfioranno la violenza, come l’aggressione alla dottoressa Accardi avvenuta mercoledì pomeriggio:
“Quando quella donna, la No vax, mi ha sputato addosso – racconta la farmasista – ho temuto per la mia salute e quella dei miei familiari. Mi sono subito spogliata, ho cambiato gli abiti, il camice e mi sono disinfettata. È stato terribile. Intanto i colleghi hanno invitato la donna ad allontanarsi e dopo alcune resistenze, si è allontanata e non l’abbiamo più vista”. Una rabbia che con l’arrivo del nuovo super green pass rischia di diventare ancora più esplosiva
Mentre professionisti come la dottoressa Accardi vengono aggrediti altri invece danno un pessimo esempio come hanno constatato i carabinieri del Nas di Grosseto, al termine di alcuni controlli effettuati negli ultimi giorni presso diverse farmacie della Maremma, che hanno riscontrato in una farmacia di Arcidosso che le due persone che vi stavano lavorando all’interno, rientranti nella categoria ‘professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario’, erano entrambe sprovviste di copertura vaccinale. I due infatti, uno nelle vesti di amministratore unico della società che sta dietro l’insegna della farmacia, e l’altro quale dipendente, erano già stati sospesi dalle funzioni, con provvedimento emesso ed a loro notificato dall’Asl Toscana sud est per inosservanza dell’obbligo vaccinale.
I due, quindi, continuavano nonostante il provvedimento ad esercitare la professione. Ciò ha fatto scattare il deferimento in stato di libertà all’autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione sanitaria, più la contestazione di varie sanzioni amministrative, specifiche per il lavoratore nonché per il datore di lavoro, previste dalla normativa di settore. Gli atti sono stati infine inviati, per gli aspetti di competenza, al sindaco di Arcidosso: è ipotizzabile infatti che l’attività possa essere temporaneamente sospesa.
(da NextQuotidiano)
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