SICUREZZA: A LONDRA LE TELECAMERE NON SONO SERVITE A NULLA
Agosto 30th, 2009 Riccardo FucileIN ITALIA SI PUNTA SULLE TELECAMERE, MA LA POIZIA INGLESE CERTIFICA CHE SONO INEFFICACI: MILLE TELECAMERE PER UN SOLO CASO RISOLTO… 500 MILIONI DI STERLINE SPESI, LONDRA HA UN MILIONE DI TELECAMERE, OGNI CITTADINO E’ RIPRESO 300 VOLTE AL GIORNO… MA POI MANCANO GLI AGENTI PER VISIONARE I VIDEO
In Italia è arrivata da tempo la mania del “Grande Fratello”: non ci riferiamo al programma televisivo per giovani aspiranti al successo, ma alle telecamere che molti sindaci piazzano ovunque per ragioni presunte di sicurezza.
Costituiscono la nuova moda della sicurezza, anche se spesso sorge il sospetto che dietro a tante telecamere non vi sia poi personale sufficiente per seguire dal video cosa accade realmente.
Fumo negli occhi o tecnica risolutiva per ridurre la microcriminalità ?
La risposta viene dalla patria delle telecamere, piazzate agli angoli delle strade, ovvero la città di Londra, dove sono arrivate ad essere ben un milione.
E’ stato calcolato che ogni cittadino, nei suoi spostamenti giornalieri, viene seguito e ripreso ben 300 volte.
Nulla sfugge all’occhio vigile del Grande Fratello? La nazione che ha speso di più nella sorveglianza con telecamere a circuito chiuso, installandone ben 4 milioni, ha scoperto dopo dieci anni che non servono a prevenire i crimini, nè sono di aiuto alle indagini.
Per la microcriminalità quotidiana, per la “sicurezza dei cittadini”, aver speso 500 milioni di sterline non è servito a nulla.
Qualche giorno fa il Daily Telegraph pubblicava il rapporto della Met, la Metropolitan Police, in cui si ammette che in diretta si segue ben poco di ciò che accade sul teleschermo, e le immagini registrate non le va a vedere nessuno.
Tanto che, in media, mille telecamere in funzione riescono a risolvere meno di un caso.
In compenso le spese sono alte, l’uso di una telecamera ammonta a 20.000 sterline. Continua »