Agosto 4th, 2009 Riccardo Fucile
SONO DUECENTO I CASI DI TRENTENNI CHE SI SONO MESSI IN LISTA PER UNA CASA POPOLARE E POI L’HANNO RIFIUTATA PERCHE’ NON ABBASTANZA BELLA… O PERCHE’ 60MQ SONO TROPPO POCHI PER LE LORO ESIGENZE, O PERCHE’ NON HA SIA BOX DOCCIA CHE VASCA DA BAGNO, O PERCHE’ NON C’E’ L’ASCENSORE… E PENSARE CHE PER 40 MQ IL PREZZO E’ APPENA DI 150 EURO, PER 80MQ DI 700 EURO IN ZONA SAN SIRO
L’emergenza abitativa tocca le grandi città , Milano compresa. Ad aggravare la situazione e ad allungare le liste di attesa per una casa che ormai arrivano a sfiorare le 20.000 richieste, c’è anche la puzza sotto il naso di chi un alloggio se l’è visto offrire, ma l’ha rifiutato perchè “non adeguato alle sue aspettative”.
Sembra incredibile di questi tempi, ma è vero.
Vi sono trentenni che hanno rifiutato un appartamento al terzo piano in zona San Siro perchè la casa non ha l’ascensore, altre famiglie che respingono l’offerta di un alloggio appena sistemato perchè il bagno è striminzito e magari ha il box doccia ma non la vasca da bagno.
Ci sono anche coppie con figli piccoli che dicono no a una casa di 60mq perchè troppo piccola rispetto a loro presunte esigenze.
L’aneddotica dei rifiuti è ricca di casi che hanno dell’incredibile, come denuncia il segretario del Sicet di Milano, il sindacato degli inquilini della Cisl. Continua »
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Agosto 4th, 2009 Riccardo Fucile
PUBBLICHIAMO L’ INTERVENTO DI UNA DOCENTE MERIDIONALE RELATIVO ALLA POLEMICA SUI PROFESSORI DEL SUD CHE INSEGNANO AL NORD… E’ LA MIGLIORE RISPOSTA A CHI AUSPICA LA DIVISIONE DELL’ITALIA TRA BUONI E CATTIVI
Sono una giovane meridionale, della provincia di Reggio Calabria, trapiantata a Bologna da 12 lunghi anni.
Sono partita dalla mia terra, come spesso avviene, per motivi di studio. A Bologna mi sono laureata e qui, tra mille difficoltà , sono rimasta.
Abitudine? Voglia continua di migliorarsi? Di trovare un lavoro adeguato al mio titolo di studio?
La risposta vera non sono mai riuscita a darmela, ma rifletto, con rammarico, su tutto ciò, quando leggo la notizia che impazza sui giornali in questi giorni: “Sei un professore meridionale e allora via, se non sai parlare il dialetto della zona dove insegni”.
Il problema è: si sono mai chiesti questi ingegnosi politici quanto sia difficile entrare in graduatoria, anche al Nord, se non si è veramente qualificati?
Si sono chiesti se questi terribili insegnanti meridionali sono contenti di abbandonare la propria terra per motivi di lavoro, lasciando a casa, spesso e volentieri, prole, abitudini familiari e tetto coniugale?
Si sono chiesti se lo stipendio sia sufficiente a prendere una casa in affitto ( per non parlare delle bollette alle stelle per i non residenti) quando magari nella loro terra possiedono una casa di proprietà ? Continua »
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