Agosto 6th, 2009 Riccardo Fucile
SCONTRO SCAJOLA-MARONI PER ESTENDERE LA REGOLARIZZAZIONE DELLE BADANTI AD ALTRE CATEGORIE DI LAVORATORI… MANOVRA SOLLECITATA SIA DAGLI IMPRENDITORI CHE DAI SINDACATI … MARONI: “RICHIESTA RESPINTA”… SCAJOLA: “DECIDE BERLUSCONI, NON TU”
Nella padagna del magna magna, dove la Lega ha festeggiato come un capolavoro da loro dipinto il passante di Mestre che in realtà non è servito a una mazza, come ampiamente dimostrato nei giorni scorsi dal terribile ingorgo creatosi, vige ormai la regola psichiatrica che era alla base dei manicomi prima che li chiudessero.
C’era chi si sentiva Napoleone, chi Garibaldi, chi intelligente, chi un genio.
Nella repubblica italiana abbiamo invece chi con il 10%dei consensi e pur stando sui coglioni giustamente al restante 80% di italiani (concediamo un 10% di predisposti al martirio che amano la sopportazione), pensa di essere sempre ai tavoli dell’osteria dove la compagnia è assicurata, tra ubriachi, sfigati da tre generazioni, sciancati e ladri di polli.
In quei consessi emerge solitamente chi sale sul tavolo e urla più forte, sputando banalità e luoghi comuni: il minimo per ottenere l’ovazione e un bicchiere di bianco offerto.
In Italia stiamo arrivando a questo: se un ministro fa una proposta, non decide il Consiglio dei Ministri o il premier o il parlamento: no, per conto Bossi, decide Maroni, novello dictator della Repubblica delle banane o forse di quella del radicchio trevigiano. Continua »
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Agosto 6th, 2009 Riccardo Fucile
CHE IL POLITICO NON POSSA DISTINGUERE TRA PUBBLICO E PRIVATO E CHE DEBBA SALVAGUARDARE CERTI VALORI DOVREBBE ESSERE UNA COSA SCONTATA… CERTI GAZZETTIERI DEL CENTRODESTRA PARLANO DI COLPO BASSO E ASSIST ALLA SINISTRA… SEMMAI L’ASSIST ALLA SINISTRA LO FA CHI SI COMPORTA SENZA QUESTI PRINCIPI E SPUTTANA IL CENTRODESTRA NEL MONDO… MA IL SERVILISMO NON HA LIMITI DI DECENZA
Leggevamo ieri su “Libero”, vedovo Feltri, un fondo del leghista Gian Luigi Paragone (ex Padania) incentrato a commentare l’intervista che Barbara Berlusconi ha rilasciato a Vanity Fair.
Nel fondo di Paragone la figlia di Silvio viene accusata di aver appiccato un incendio, di aver fornito un assist alla sinistra, di essere stata mandata da mammà , di aver fatto un predicozzo al padre, di aver tirato un colpo basso al premier, di aver agito per meri fini patrimoniali.
E rimarcando che, da Noemi in poi, è tutta una montatura di cui Berlusconi è vittima. Evidentemente l’acqua del Po avvelena i cervelli e annebbia le intelligenze, o forse uno deve scrivere in funzione non tanto di chi legge, ma di chi paga.
Non essendo notoriamente questo il nostro caso, ci limitiamo intanto a ricordare cosa ha detto esattamente Barbara Berlusconi nell’intervista.
“I rappresentanti politici che sono chiamati a governare sono tenuti anche a salvaguardare i valori che la comunità esprime, possibilmente ad elevarli. Non credo quindi che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata” dice la Barbara che, a proposito delle attenzioni che il padre ha avuto nei confronti di Noemi, chiosa ” Mi ha stupito, è una dimensione che non fa parte del mio quotidiano, non ho mai frequentato persone anziane”. Continua »
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Agosto 6th, 2009 Riccardo Fucile
UNO STUDENTE LEGHISTA VOLEVA PERSONALIZZARE LA SUA SCARPETTINA FIRMATA CON LA DICITURA “PADANIA LIBERA”… LA NIKE RISPONDE CHE NON VUOLE AVERCI NULLA A CHE FARE: INDIGNAZIONE DEI FIGHETTINI PADANI…NOI INVECE CONSIGLIAMO IL VIGOROSO TRATTAMENTO CON SCARPONE NIKE ANCHE A BRICOLO CHE VUOLE I VALORI IDENTITARI DELLA PADANIA NELLA BANDIERA
La Nike ha lanciato di recente un nuovo servizio di personalizzazione dei prodotti. Basta andare sulla sezione Nikeid del sito internet per farsi un’idea.
In pratica si ordina un paio di scarpe su misura, scegliendo colore, materiale, battistrada e soprattutto inserendo un ID personale. Ovvero una parola o un piccolo slogan a piacimento, dal nome della fidanzata o della squadra del cuore, alle incisioni più originali.
Libero spazio alla fantasia insomma.
Con dei limiti, uno il numero dei caratteri, l’altro discrezionale.
Ed eccoci al “fattaccio”: un giovane militante della Lega, al secolo tale Daniele Lanza, di 23 anni, piemontese, iscritto al sedicente “Movimento universitario padano” della Cattolica di Milano, ordina un paio di Nike tutte verdi, con l’aggiunta di una piccola scritta sul tallone, una scritta originale su cui si è sicuramente spremuto a lungo: “Padania libera”.
Alla modica cifra di 170 eurini (sborsati da mammina?), il giovane guerriero compila gli appositi campi, già pregustando il momento in cui potrà calzare le scarpe di battaglia per liberare la padagna dall’invasore. Continua »
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