Agosto 25th, 2009 Riccardo Fucile
SENZA TANTE CHIACCHIERE, ALLA FINE E’ LA PROVINCIA DI TRENTO AD AVER CONSEGNATO A SAN DEMETRIO LE PRIME 43 CASETTE DI LEGNO… PARTE DI UN LOTTO DI 320 ALLOGGI CHE SARANNO CONSEGNATI ENTRO FINE SETTEMBRE ANCHE A ONNA E L’AQUILA… SENZA ANDARE OGNI GIORNO IN TV E LAVORANDO IN SILENZIO
Ogni tanto siamo costretti a ritornare sulla vicenda “ricostruzione in Abruzzo, per aggiornarvi sui tempi della ricostruzione e anche per rimarcare una verità diversa da quella ufficiale.
Sui media passano troppo spesso versioni di comodo da parte del Governo secondo cui son tutte rose e fiori, quando così non è, e i si profila invece un inverno difficile per tanti terremotati.
I tempi di attesa, ormai è ufficiale, non saranno quelli promessi, come onestà avrebbe voluto si ammettesse fin dalla prima ora.
Altre soluzioni andavano ricercate subito, invece che volersi vendere ad ogni costo prima un agosto, poi un settembre, poi un novembre e ora un “non si sa”, con i terremotati al caldo di comode casette.
Mentre il premier continua a parlare di fine settembre per la consegna di qualche casetta, ecco, come beffa del destino, profilarsi all’orizzonte, la consegna “fuori sacco” di 43 casette di legno che non arrivano dal “governo chiacchierone”, ma dalla silente Provincia di Trento che ha tagliato per prima il traguardo, dribblando tante chiacchiere e telecamere.
Pochi giorni fa, infatti, sono state consegnate 43 casette in legno per il piccolo borgo di San Demetrio.
Il dono della Provincia autonoma che dal giorno del sisma è in prima linea per la ricostruzione con oltre 200 volontari, comprende anche altri 320 alloggi tra Onna, Villa Sant’Angelo e L’Aquila. Continua »
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Agosto 25th, 2009 Riccardo Fucile
SONO RIUSCITI A INCASINARE ANCHE UNA SEMPLICE DOMANDA DI REGOLARIZZAZIONE, L’UNICA COSA VELOCE E’ INCASSARE I 500 EURO… IL CITTADINO SI PERDE TRA E-MAIL, PASSWORD, MODULI SU INTERNET… ALLA FINE ANDRANNO TUTTI DAI PATRONATI
E’ iniziata la corsa alla regolarizzazione delle badanti e colf e ci vorrebbe un vademecum per districarsi nella burocrazia italiana.
Ricordiamo che il governo ha stabilito che è possibile regolarizzare le collaboratrici domestiche extracomunitarie e clandestine (ora pare siano 700.000), in nero, a condizione che lavorino almeno dal 1° di aprile (giorno del pesce insomma).
E’ necessario compilare e consegnare una serie di prestampati e versare 500 euro una tantum. Seguendo le indicazioni del Governo e dei media, molti cittadini sono andati presso gli uffici postali a chiedere il modello F24.
Gli impiegati lo hanno dato a chi lo richiedeva, peccato che con la regolarizzazione delle badanti non c’entrasse nulla, era quello dell’Ici, l’unico F24 che c’è presso le Poste italiane.
Ne è seguita una gran confusione: alla fine gli interessati hanno saputo che gli agognati moduli sono attualmente scaricabili solo da internet.
D’accordo che noi italiani dobbiamo svegliarci, riguardo all’utilizzo delle nuove tecnologie, ma perchè non dotare dei moduli la Posta? Continua »
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Agosto 25th, 2009 Riccardo Fucile
LA PROCURA DI AGRIGENTO HA APERTO UN’INCHIESTA SU 14 RESPINGIMENTI TOP SECRET OPERATI DALLA FINANZA, IN STRETTO CONTATTO CON MARONI… I CLANDESTINI SAREBBERO STATI PRESI A BORDO E RIPORTATI IN LIBIA SENZA ACCOGLIERLI NEI CIE E SENZA VERIFICARNE IL DIRITTO ALL’ASILO POLITICO, COME RICHIEDE LA LEGGE… DIVIETO DI PARLARE COI GIORNALISTI, LA GUARDIA COSTIERA: “NOI CERTE OPERAZIONI NON LE FACCIAMO”
I respingimenti di clandestini sui barconi provenienti dalla Libia, è bene che si sappia, stanno prendendo una strana piega.
Una nuova strategia che prevede anche blitz in acque maltesi, in ogni caso sempre più lontano dalle coste italiane, al fine di bloccare le imbarcazioni e far scattare respingimenti indiscriminati. Le operazioni non sono eseguite dalla Guardia costiera, per capirci, ma dalle motovedette della Finanza che certo non agiscono di propria iniziativa, ma su imput preciso.
Da maggio, sarebbero 14 i blitz portati a termine, con oltre 1.000 immigrati allontanati senza le verifiche di legge per stabilire chi ha diritto d’asilo o lo status di rifugiato politico.
Secondo la guardia costiera che ribadisce che “un uomo in mare va salvato, soccorso e rifocillato, come ci dice il nostro Dna”, quello che invece fa la GdF “non lo sappiamo e non vogliamo saperlo, mancano per otto ore e sembrano compiano operazioni militari top secret”.
Vige l’ordine di non prendere assolutamente giornalisti a bordo e neanche di rilasciare loro alcuna dichiarazione, contrariamente a quanto avveniva fino a qualche mese fa.
Secondo dichiarazioni rilasciate alla stampa alcuni finanzieri avrebbero ammesso: “Eseguiamo ordini che vengono da Roma, quando intercettiamo imbarcazioni con extracomunitari li trasbordiamo sulle nostre motovedette e poi li trasferiamo in Libia. Continua »
argomento: denuncia, governo, Immigrazione, Politica | 1 Commento »