ACTION-AID ALL’EUROPA: “NON FINANZIATE LA GUARDIA COSTIERA LIBICA”
CON HOTSPOT A RISCHIO I DIRITTI UMANI, IN LIBIA E’ UN INFERNO
ActionAid lancia un vero e proprio allarme dopo il vertice europeo sull’immigrazione. L’organizzazione internazionale indipendente, impegnata nella lotta alle cause della povertà , definisce l’accordo raggiunto debole e bolla la decisione dell’Ue di destinare nuove risorse alla Guardia costiera della Libia tra le più rischiose possibili.
Bocciata anche l’idea di creare degli hotspot nei paesi africani visti i trattamenti disumani e degradanti e i gravi abusi sui migranti denunciati in molti di questi centri.
“L’inferno esiste ed è in Libia. Lì ed altrove – afferma ActionAid – ogni giorno uomini, donne e bambini vengono torturati fisicamente, vittime di prigionia e di sfruttamento sessuale. La decisione pertanto del Consiglio Europeo di finanziare con risorse addizionali la Guardia costiera libica è tra le più rischiose possibili perchè i fondi stanziati con l’obiettivo principale del controllo dei flussi migratori mettono a rischio i diritti delle persone, che dovrebbero essere la preoccupazione principale di un’Europa solidale”.
Al contrario, secondo l’organizzazione internazionale, mentre “il Presidente del consiglio Giuseppe Conte parla di solidarietà tra Paesi, al Consiglio Europeo sembra prevalere ancora una volta una strategia che punta alla piena esternalizzazione delle frontiere, piuttosto che alla protezione delle persone che è dovere di ogni Stato e tratto auspicabilmente distintivo di una Europa davvero solidale”.
In particolare viene criticata la creazione di “piattaforme di sbarco regionali”.
“La creazione di questi centri – ha sottolineato ActioAid – non potrà prescindere dal consenso dei paesi africani coinvolti, che hanno in più occasioni espresso le loro perplessità . Esistono inoltre prove concrete che questi centri sono teatro di gravi abusi e che al loro interno i migranti sono sempre più esposti a trattamenti disumani e degradanti”
Debole l’accordo raggiunto nel vertice europeo. “ActionAid esprime un apprezzamento rispetto al fatto che i leader europei riaffermino l’intenzione di superare gli Accordi di Dublino. L’accordo è tuttavia un accordo debole, privo di impegni vincolanti e in cui le iniziative preconizzate su base volontaria andranno verificate alla prova dei fatti. Purtroppo l’Europa è ferma da anni a una trattazione del fenomeno migratorio inteso come ‘emergenza’: fino a che non sarà chiaro che il fenomeno va regolato per essere assecondato, non bloccato, ci troveremo sempre di fronte a risposte poco convincenti”.
(da “Globalist”)
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