ALTRO CHE TAPPETI ROSSI O NERI, GENOVA PENSI A TUTELARE LA LANTERNA COLPITA DAI VANDALI
UN COMUNE CHE OGNI GIORNO BLATERA SULLA SICUREZZA MA NON E’ IN GRADO DI ASSICURARE LA PRESENZA DI UN VIGILE DURANTE LE VISITE GUIDATE AL PRIMO MONUMENTO CITTADINO
Persino un’antropologa tedesca, trasferita a Genova da qualche mese, dopo aver visto l’immagine dei bagni distrutti alla Lanterna si è fatta avanti per fare una donazione. L’ultima di una lunga serie, perchè di fronte agli atti vandalici che hanno colpito il simbolo della Superba i genovesi non si sono tirati indietro.
“In poche ore, dopo il tam tam sui social, sono arrivate decine di mail e telefonate- racconta Andrea De Caro , presidente dei Giovani Urbanisti Fondazione Labò che ha preso in gestione il faro e il museo ospitato all’interno delle fortificazioni — Aziende che si sono fatti avanti per valutare i danni, altre che gratuitamente si sono proposte per fare i lavori e poi i tanti cittadini che hanno voluto fare comunque una donazione. Non possiamo che ringraziarli per questa dimostrazione di affetto”.
Tanto che già oggi, con l’intervento dei tecnici, i servizi potrebbero essere sistemati.
Tra i volontari che da tre anni tengono aperta gratuitamente la Lanterna c’è ancora incredulità di fronte a un gesto così incomprensibile. “Non era mai successo nulla di simile. Una vicenda che ha mostrato la mancanza di senso civico, del rispetto della cosa pubblica e di un monumento che rappresenta la nostra storia. Davvero un brutto episodio che vogliamo dimenticare al più presto ”.
Nel complesso monumentale è già attivo un sistemo di video sorveglianza e nei prossimi giorni saranno installate altre quattro telecamere lungo la passeggiata grazie a Tecno Sicurezza e l’azienda Bettini. “E riattiveremo anche la web cam sul faro per i tanti genovesi che amano la Lanterna e vogliono tenerla d’occhio anche a distanza” .
Tutta opera di cittadini volontari, tanto per capirci.
Ora ci si chiede: è così difficile per il Comune di Genova inviare , nel limitato orario di apertura del principale monumento della città , UN VIGILE UNO, a sorvegliare l’accesso al bene artistico?
O sono tutti impegnati a scortare l’assessore alla (in)sicurezza durante i suoi spot per le vie della città ?
Si spendono decine di migliaia di euro in tappeti rossi e neri e non si hanno 50 euro per pagare un vigile urbano per 4 ore?
Che la Lanterna illumini certi cervelli oscuri.
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