ANCHE LA PROTEZIONE CIVILE E’ ANDATA A PUTTANE: BERTOLASO ASSOLTO DALLA CONFRATERNITA DEI LUSSURIOSI
GLI ITALIANI RIMPIANGONO I TEMPI IN CUI L’ESCORT ERA SOLO UN MODELLO DI AUTO…IN CAMBIO DI APPALTI, I CAPI DELLA PROTEZIONE CIVILE RICEVEVANO AUTO, RISTUTTURAZIONI GRATUITE, MOBILI, VIAGGI E SOGGIORNI, ASSUNZIONI DI FIGLI, PRESTAZIONI SESSUALI…. SU BERTOLASO INTERCETTAZIONI INEQUIVOCABILI
Indagato Guido Bertolaso, arrestato Angelo Balducci, suo braccio destro all’epoca dell’organizzazione del G8 della Maddalena.
Si contano altri tre arresti e quaranta indagati, tutti con accuse pesantissime: corruzione, truffa, appalti truccati in cambio di tangenti sotto forma di auto di lusso, azioni, interventi edilizi gratuiti su case di proprietà degli indagati e prestazioni sessuali di escort di lusso.
Un vero terremoto che azzera il vertice della Protezione civile quanto a credibilità , ma ognuno rimane al suo posto.
Chi rassegna le “dimissioni burla”, dopo esser certo che saranno respinte, chi in Consiglio dei ministri applaude la decisione del premier di confermare Bertolaso, senza neanche aver preso visione degli atti giudiziari (e relative intercettazioni) che lo accusano.
“Ego te absolvo, in nomine Silvio…” e tutti vanno in pace.
Stamane persino i giornali di centrodestra sono perplessi: la difesa che il premier ha fatto ieri di Bertolaso è penosa, in effetti.
I magistrati di Firenze sarebbero “pubblici dipendenti, pagati coi soldi dei contribuenti, che pensano solo a deprimere chi fa il bene del Paese”?
I soliti “magistrati di sinistra”, insomma: peccato che nell’inchiesta che ha originato il filone “lavori per il G8 alla Maddalena” e che inizialmente verteva su opere realizzate a Firenze, quei magistrati avessero invece inquisito due assessori di sinistra.
Le parole del premier non hanno avuto rispetto nemmeno del lavoro dei carabinieri che hanno indagato e intercettato Bertolaso, Balducci e Co., trovando evidenti riscontri alle accuse formulate.
Nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio, ma come conciliare la permanenza in certi ruoli chiave di fronte a intercettazioni di un certo genere? Nell’ordinanza a carico degli imputati, per Balducci si parla di 5 appalti pilotati, dalla Maddalena al Foro italico, da Tor Vergata all’aeroporto di Perugia.
In cambio avrebbe ricevuto, dall’imprenditore Diego Anemone, auto di lusso, ristrutturazioni di immobili, assunzioni di domestici e figli, favori sessuali. Anemone è di casa nella sede della Protezione civile, sistema anche il figlio di Balducci, si preoccupa dell’inchiesta sugli appalti che segue il giornalista Gatti, parla al cellulare certo di non essere intercettato.
Anche Bertolaso si incontra spesso con Anemone il quale si preoccupa, in diverse occasioni, di procurarsi, in funzione di questi incontri, somme in contanti di 50.00 euro.
Certe le prestazioni sessuali messe a disposizioni dell’imprenditore e che Bertolaso richiede per telefono: il 21 novembre 2008, appena sceso d’aereo proveniente dagli Stati Uniti : “sono Guido, sono appena atterrato, se Francesca potesse questo pomeriggio …per una ripassata”.
Appuntamento confermato per le 16.
Altra intercettazioni troppo esplicita il 14 dicembre in cui Bertolaso prenota un incontro con una escort brasiliana al Salaria Sport Village, con Anemone che si lamenta con un suo collaboratore perchè Bertolaso si attarda e lo fa attendere parecchio fuori : “mannaggia sto a mori’ dal freddo”.
E altre decine di incontri pagati dall’imprenditore , elencati nell’ordinanza.
Ci siamo limitati a sintetizzare, ma a questo punto occorre anche dire chiaramente alcune cose.
Le dimissoni di Bertolaso dovevano essere vere e non una farsa: irrevocabili e basta.
Ne sarebbe uscito con più dignità .
In secondo luogo dovevano essere accettate, perchè non è concepibile che un capo della Protezione civile si faccia pagare escort di lusso da un imprenditore che lavora per la struttura.
Per non parlare di eventuali somme di denaro, cui fa riferimento l’ordinanza. Possibile che nessuno sapesse nulla e si fosse accorto di niente prima?
Ma che controlli esistono?
E si voleva anche dare nuovi e pieni poteri ai vertici della struttura, come da leggina in fase di approvazione?
Ma si ragione con senso dello Stato, quando si prendono certe posizioni a difesa aprioristica degli “amici”, o si agisce, invece che da “governo del Paese”, come una “confraternita dei lussuriosi”, dove tutto è ammesso e consentito?
Per fortuna c’e ancora un popolo che non vuole vedere il Paese “andare a puttane”.
Se qualcuno ci vuole andare abbia almeno il buon gusto di farlo a proprie spese e fuori l’orario di servizio.
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