“AVANTI RAGAZZI DI BUDA E’ LA CANZONE DELLA LIBERTA'”, QUELLA CHE NON VIENE GARANTITA DA ORBAN E DAI SOVRANISTI
DUE PAROLE A UN EX PARLAMENTARE DI FUTURO E LIBERTA’ CHE QUALCHE ANNO FA SI PRENDEVA A PUGNI CON UN LEGHISTA E OGGI E’ PARLAMENTARE DELLA LEGA
La canzone Avanti Ragazzi di Buda, per il senatore leghista Claudio Barbaro (ex An ed ex Futuro e Libertà ), è “l’espressione dei valori fondanti della Repubblica”
Tanto da aver presentato un disegno di legge, insieme al collega della Lega William De Vecchis, per il riconoscimento della canzone.
“È un atto necessario di verità e correttezza per chi ama l’Italia. Questo brano infatti parla della rivolta contro gli invasori per la riconquista della libertà ” spiega Barbaro, senatore ma anche presidente di Asi (ente di promozione sportiva).
A scrivere la canzone anticomunista Avanti ragazzi di Buda è stato il regista tv, da sempre schierato a destra, Pier Francesco Pingitore nel 1966 e fa riferimento allo scatenarsi della rivoluzione ungherese del 1956 e alla sua conseguente repressione da parte dell’Unione Sovietica.
Viene cantata ancora oggi soprattutto negli ambienti della destra italiana – è stata intonata lo scorso anno anche dalla platea di Atreju, la festa dei giovani di Fratelli d’Italia, “in onore dell’ospite Viktor Orbà n”.
“È la libertà come valore super partes ciò a cui la nostra nazione deve aspirare per ritrovare una memoria condivisa – prosegue Barbaro.
La vicenda merita qualche riflessione
1) Il sen. Barbaro, tanto per inquadrare il personaggio, nel 2008 viene eletto alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Marche, nelle liste del Popolo della Libertà .
Il 30 luglio 2010 segue Gianfranco Fini nella scissione del Popolo della Libertà , aderendo dunque a Futuro e libertà per l’Italia.
Alle elezioni politiche del 2013 è ricandidato alla Camera dei Deputati, nelle circoscrizione Marche, nelle liste di Futuro e Libertà , ma non viene rieletto in Parlamento, in quanto il partito non elegge alcun parlamentare.
Alle elezioni comunali a Roma del 2016 si candida al Consiglio comunale nella Lista Storace per Marchini Sindaco: ottiene 500 preferenze, ma non viene eletto.
Nel 2015 aderisce al neonato movimento di Gianni Alemanno Azione Nazionale, che nel 2017 confluirà nel Movimento Nazionale per la Sovranità . Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto per la Lega al Senato della Repubblica, nella circoscrizione Campania.
Il 26 ottobre del 2011, come si legge sui resoconti del lavori parlamentari “due deputati di Fli e Lega sono venuti alle mani. I commessi si sono frapposti, ma sono comunque volate le botte, in particolare tra Claudio Barbaro di Fli e Fabio Rainieri della Lega”.
Quindi nel 2011 Barbaro si menava con un esponente del Carroccio “per ragioni ideologiche”, vista la distanza tra Futuro e Libertà e la Lega, e nel 2018 viene eletto senatore della Lega. Massima coerenza.
2) Oggi Barbaro, al di là della polemica politica con il Pd che non ci interessa in questa sede, sostiene che “la libertà è un valore fondante della Costituzione” e che la canzone “Ragazzi di Buda”, punto di riferimento dei giovani di Destra (quella vera) degli anni 70, in quanto denunciava l’invasione sovietica dell’Ungheria, ne rappresenta i valori.
Se a sostenerlo fosse un militante di Destra (quella vera) nulla avremmo da obiettare, avendola cantata in diverse occasioni militanti e avendo anche organizzato concerti in tempi dove non si pensava alle poltrone.
Ma sentirlo dire dall’esponente di un partito che appoggia la politica imperialista ed anti-europea dell’ex agente del Kgb Vladimir Putin e della sua corte di oligarchi ex comunisti convertiti al liberismo, è troppo.
Sentire queste parole da un esponente di un partito che appoggia un soggetto come Orban che lede i diritti politici e civili in Ungheria, facendo chiudere i giornali di opposizione, che nega la possibilità di manifestare il dissenso e vuole piegare la giustizia ai suoi fini, è inaccettabile.
3) Della “memoria condivisa” con chi ha tradito i valori sociali e ideali di riferimento (per motivi che non ci interessano) non sappiamo che farcene. Nessun “sacerdote dell’acqua del Monviso”, anche acquisito, sporchi una canzone in nome della quale tanti ragazzi di Destra (quella vera) hanno sacrificato la vita.
Loro non sentivano il bisogno di sculettare al Papeete o di farsi un giro sulla moto d’acqua della polizia.
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