BLITZ ANTI-ASSENTEISMO ALL’ASSESSORATO REGIONALE SICILIANO ALLA SANITA’ : 11 ARRESTI, 31 DENUNCIATI
SCAMBIO DI BADGE E FALSE PRESENZE… MA MUSUMECI NON DOVEVA PORRE FINE AL MALCOSTUME?… SE I DIRIGENTI FACESSERO IL LORO DOVERE DI CONTROLLO, NESSUNO FARE IL FURBETTO
All’assessorato regionale alla Salute la pausa caffè durava davvero tanto. C’era poi la pausa per la spesa, per lo shopping, la pausa per una lunga passeggiata e quella per andare dal parrucchiere.
E molti non si presentavano neanche in ufficio, o arrivavano con tre ore di ritardo, però risultavano sempre presenti.
Un’indagine della Guardia di finanza, coordinata dalla procura di Palermo, svela l’ufficio della Regione dove ci sono più furbetti del cartellino. Undici sono finiti agli arresti domiciliari nel corso del blitz scattato all’alba, ad undici dipendenti è stato notificato l’obbligo di firma, altri venti sono stati denunciati.
Un’inchiesta dai numeri pesanti, saltata fuori grazie alle telecamere piazzate dai militari del Gruppo di Palermo all’ingresso degli uffici di piazza Ziino.
“Questa attività di indagine è un esempio dell’impegno della Guardia di finanza nella tutela della spesa pubblica”, dice il generale Giancarlo Trotta, il comandante provinciale delle Fiamme Gialle.
Adesso, i dipendenti dell’assessorato alla Salute pizzicati fuori dall’ufficio sono accusati di truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informativo e false attestazioni e certificazioni.
“C’era una prassi consolidata negli uffici dell’assessorato”, dice la Guardia di finanza in una nota. “I dipendenti gestivano i loro turni di servizio con presenze fittizie debitamente e furbescamente certificate”.
Si scambiavano i badge oppure attestavano false presenze. L’indagine ha svelato più di 400 ore attestate in maniera fraudolenta sui computer dell’assessorato.
(da agenzie)
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