BOSSI JUNIOR IN DISGRAZIA? NELLA LEGA TEMPI DURI PER LE TROTE, ORA VANNO DI MODA LE ORATE
ECCO L’ INOPPUGNABILE DOCUMENTO FATTO VEICOLARE DALLA LEGA CHE TESTIMONIA CHE NEL PARTITO PER LE TROTE NON C’E’ PIU’ SPAZIO, VENGONO APERTAMENTE PROPAGANDATE LE ORATE… CHE NELLA LOTTA TRA IL CERCHIO MAGICO DELLA FAMIGLIA BOSSI E LA CORRENTE DI MARONI-CALDEROLI SI COMINCI A PESCARE NEL TORBIDO?
Eppure Renzo Bossi è sempre accanto al padre e in qualche occasione lo fanno anche parlare.
Persino quando il Senatur deve incontrare Berlusconi per spartirsi qualche consiglio di amministrazione bancario, ecco che arriva anche la “trota” al seguito, con lo sguardo profondo e analizzatore di chi sa che un giorno il pitale del Po sarà suo.
E potrà così cospargere del prezioso liquido la cabeza di Calderoli, esorcizzando i riti pagani importati a basso costo dalla Cina.
In realtà la trota sta studiando da leader, sperando che il suo percorso sia meno accidentato di quello scolastico (tre bocciature secche all’attivo).
Il padre lo aveva mandato a studiare in una non meglio precisata università inglese, ma il Renzo è sempre in Italia.
Il dubbio che sorge in via Bellerio è che sia la stessa università inglese dove è uscita la famosa laurea fantasma del sottosegretario Belsito, quella che non esibisce mai perchè forse è difficile poterlo fare.
La trota peraltro ha trovato pure lo stipendio di consigliere regionale della Lombardia: 12.000 eurini fanno comodo a un ragazzotto di 24 anni che ambisce a passare dall’acqua di fiume agli spazi infiniti del mare aperto.
Ma ecco che ci giunge una notizia e un documento che non ci ha fatto quasi chiudere occhio.
All’interno della Lega c’è chi trama contro la trota, distribuendo materiale sovversivo di propaganda contro di lui.
E’ nostro dovere civico denunciare la cosa, pur se siamo agli antipodi della concezione leghista della politica.
Un’operazione molto subdola, veicolata attraverso auto e mezzi di locomozione di ogni tipo, dove, accanto ai simboli tradizionali della propaganda padagna, vengono distribuiti agli ignari iscritti patacche adesive sovversive.
E pazienza se il militante si rivela un distratto militonto e si presta inconsciamente alla guerra alla trota.
Abituati più al bicchiere in osteria o alla ronda serale che alla grammatica italiana, qualche disfattista ne ha approfittato per distribuire agli iscritti non solo gli adesivi da applicare sulle auto con la dicitura PDN o quella che recita “Per avere la padania veramente libera ci vuole la secessione”, ma anche quello che pubblichiamo accanto (con targa auto schermata per correttezza).
Il testo leghista doc recita: “VA PENSIERO SULLE ALI D’ORATE”.
Ecco qualcuno sta sobillando le truppe padane insinuando che non è più tempo della TROTA, ma della ORATA.
Una verità sconvolgente e foriera di chissà quali sviluppi: che si sia vicini a un sommovimento interno?
Magari poi tutto finirà a tarallucci e vino, o forse con un pesce (magari una orata) al forno, ma, attenti come sempre alle vicende interne leghiste, non potevamo ignorare un documento storico di tal fatta, intercettato sulle strade lastricate della nostra penisola.
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