CAMPIDOGLIO, LA GIRANDOLA DEI CANDIDATI
IN CAMPO UFFICIALMENTE SOLO MARCHINI E FASSINA… BERLUSCONI POTREBBE INDICARE LA MELONI, MA IN FORZA ITALIA C’E’ MOLTA PERPLESSITA’… NEL PD E’ NEBBIA FITTA
Saranno amministrative all’insegna dell’ordine sparso.
A sinistra non c’è mai stata tanta frammentazione mentre a destra, al momento, si è nella fase delle giravolte.
Le certezze al momento sono due: gli unici candidati ufficiali per il dopo Marino si chiamano Alfio Marchini e Stefano Fassina.
Il Pd non ha ancora un candidato ma attorno al partito di Matteo Renzi c’è una galassia di candidati.
Il primo è Fassina, in campo per Sinistra italiana, il movimento nato da Sel e dai fuoriusciti dal Pd e dal Movimento 5 Stelle.
L’ex viceministro lancia la sua campagna elettorale in un luogo simbolo: Ostia, lido periferico di Roma e culla dell’infiltrazione della criminalità mafiosa nella Capitale.
“Io – ha detto Fassina – ci metto la faccia: propongo la mia candidatura che andrà ovviamente verificata con le mille realtà dell’associazionismo presenti nella città , con le forze economiche e sociali, con quelle politiche”.
Dunque, dialogo con la società civile ma anche ricerca di alleanze.
“Chiederò un incontro a Ignazio Marino presto, come lo chiederò anche agli ex sindaci del centrosinistra Rutelli e Veltroni. Con Marino dobbiamo dialogare”.
Eppure c’è chi, tra i consiglieri uscenti di Sel, vorrebbe proprio l’ex primo cittadino come candidato. Dal canto suo Marino non esclude un suo ritorno in campo, dopo essere stato vittima di quelle che ha definito le “26 coltellate dei consiglieri del Pd”.
Dice che ci sta pensando e nel frattempo osserva chi lo contende.
Nell’agone è sceso anche il segretario dei Radicali italiani, Riccardo Magi, ex consigliere capitolino ed eletto nella lista civica di Ignazio Marino.
A lui guarda il movimento ‘Possibile’ con cui si sta costruendo la candidatura.
“Ringrazio Pippo Civati e gli altri che in questi giorni hanno manifestato interesse nei miei riguardi – dice Magi – da Italia Unica, ai socialisti, a Stefano Fassina che oggi mi invita a ‘fare squadra’. Ora bisogna verificare se le nostre analisi e proposte possono rappresentare un terreno comune”.
Sta di fatto che resta sempre l’incognita Marino. Nei piani di Possibile non dovrebbe ricandidarsi per lasciare spazio al nuovo.
E il Pd? Non ha ancor deciso chi schierare. Franco Gabrielli resterebbe il candidato preferito dai vertici del Nazareno e su di lui prosegue il pressing, nonostante il prefetto abbia già opposto un fermo “no”.
L’idea di candidare il ministro della Salute Beatrice Lorenzin o quello della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, sarebbe tramontata.
Anche il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, non ne vuole sapere.
Nel toto-nomi c’è anche quello di Giovanni Malagò, presidente del Coni e persona molto stimata da Renzi, di Michela Di Biase (ex consigliera comunale del Pd e moglie del ministro Franceschini) e di Carlo Fuortes, numero uno del teatro dell’Opera e autore del successo dell’Auditorium. La girandola delle possibili o impossibili candidature sembra dunque irrefrenabile.
Nella Pd capitolino inoltre è tornata a circolare l’ipotesi, e per alcuni la speranza, che Alfio Marchini – sia pure convintissimo di non voler aderire a nessun schieramento – possa invece concorrere alle primarie del centrosinistra, soprattutto se l’avversario scelto dal centrodestra per il Campidoglio sarà Giorgia Meloni.
Infatti Silvio Berlusconi, che in un primo momento aveva fatto un endorsement a favore di Marchini, dopo la manifestazione di Bologna al fianco della Lega Nord di Matteo Salvini, sembra propendere verso la leader di Fratelli d’Italia. Ma anche no.
Un pezzo degli azzurri romani, capitanati da Francesco Giro, ritengono ancora Marchini il candidato giusto.
E lo stesso Berlusconi nei suoi discorsi privati continua a difendere l’opportunità di una scelta civica: “Marchini andrebbe benissimo”.
I giochi sono ancora aperti. Intanto sabato torna in pista, con le sue proposte per la Capitale, Francesco Rutelli, per due volte sindaco in Campidiglio.
Tuttavia l’ex leader della Margherita ha tenuto più volte a sottolineare che l’evento non sarà l’occasione per l’annuncio di una sua quarta ricandidatura. Piuttosto, l’ha voluto chiamare, una “Francescana”, cioè una Leopolda romana in salsa rutelliana.
Tra gli oratori sarà presente Alfio Marchini. E non a caso per molti sarà il battesimo di una lista civica.
Il blog di Beppe Grillo ha invece aperto le “candidature del MoVimento 5 Stelle per le comunali di Roma” che dovranno essere presentate entro il 4 dicembre.
L’aspirante candidato sindaco o consigliere per partecipare dovrà risultare non iscritto ad “alcun partito o movimento politico e dovrà essere iscritto al MoVimento 5 Stelle”.
Per questa condizione, tuttavia, non vengono indicati limiti temporali. Invece non sono previsti ‘papi stranieri’ perchè i candidati dovranno risiedere nella Capitale.
Resta da capire però se le primarie saranno fatte su scala nazionale o solo locale. E se davvero Grillo e Casaleggio vogliono espugnare Roma.
(da “il Corriere della Sera”)
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