Ottobre 8th, 2011 Riccardo Fucile
“BERLUSCONI SI DIMETTA: SERVE UN GOVERNO SOSTENUTO DALLA MAGGIORANZA CHE HA VINTO LE ELEZIONI E APERTO AL CONTRIBUTO DI ALTRI”…”NON SE NE PUO’ PIU’ DI VIDEO MESSAGGI, ANNUNCI E PROMESSE NON MANTENUTE”
“La legge sulle intercettazioni non è la migliore legge per l’interesse nazionale ma forse per
l’interesse personale di qualcuno”.
Gianfranco Fini, dal palco della convention di Fli a Palermo, boccia il testo che Cavaliere e maggioranza vogliono fortemente e che contiene norme in grado di depotenziare un indispensabile strumento di indagine.
E sempre sulla questione giustizia lancia una nuova frecciata al premier: “Un giorno serve il processo breve e un giorno il processo lungo a seconda di quello che conviene”.
Al Cavaliere che grida al complotto delle toghe, Fini manda a dire che “solo quando non si hanno argomenti si grida al complotto, si danno le colpe ai magistrati e ai giornalisti”.
Dal palco Fini non risparmia nulla a Berlusconi.
Persino un riferimento, velenoso, al rapporto tra il Cavaliere e le donne che “non vogliono essere giudicate in base alla loro avvenenza”.
Berlusconi, incalza Fini, “se amasse l’Italia dovrebbe passare la mano”, perchè “non se ne può più di videomessaggi, di annunci e promesse non mantenute. Il governo non governa e il premier è in tutt’altre faccende affaccendato”.
Ed allora Fini pensa a un altro esecutivo: “Non un governo del ribaltone, ma sostenuto dalla maggioranza che ha vinto le elezioni e aperto al contributo di altri”. Perchè di una cosa il leader di Fli è certo: “‘E’ finita l’era del berlusconismo e del bipolarismo”.
Al premier il presidente della Camera consiglia “un bagno di umiltà e realismo” e ricorda “che non è più tempo di ‘Adesso ci penso io’ o ‘Faccio tutto io'”.
Poi tocca alla Lega. E i toni si fanno irridenti.
“Quelli della Lega danno il meglio quando a Pontida si vestono da Unni e Barbari. la secessione? Fuori dalla storia”.
E anche il federalismo finisce nel mirino di Fini: “Mi dispiace dirlo ma il federalismo ha aumentato il prelievo fiscale. Era stato caricato di attese miracolistiche, come se fosse la panacea di tutti i mali”.
Legge elettorale. “Va cambiata, ma c’è un “paradosso: si va a votare con una legge fatta dal parlamento, o dal referendum o, ancora peggio, con quella attuale? – dice Fini – Che logica è fare la legge elettorale senza sapere quale sarà il numero dei parlamentari domani, o se il senato continuerà a mantenere l’assetto attuale, che è lo stesso del 1948?”.
E’ giunto il momento di tagliare, rilancia il presidente della Camera: “Come è possibile continuare ad avere 945 parlamentari, centinaia di consiglieri e deputati regionali con costi a volte piu” alti di quelli nazionali e poi, Comuni, consorzi. C’è un reticolo e un apparto che è diventato insopportabile. E’ lì che si deve disboscare”.
La crisi economica. E’ la credibilità del governo che rende possibile la patrimoniale, come disse Einaudi già nel 1946″ incalza Fini.
Che si dice favorevole ad un innalzamento dell’età pensionabile. Ad una condizione: “Che quello che lo Stato risparmierebbe vada a costituire un fondo per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e per migliorare la loro professionalità “.
Caso Romano. Nella scelta di votare la fiducia al ministro per le Politiche agricole, Saverio Romano, la maggioranza ha perso un’occasione perchè per “opportunità politica” avrebbe potuto esprimersi diversamente.
“Credo – aggiunge Fini, rispondendo agli imprenditori che gli chiedevano ‘di non candidare rinviati a giudizio’ – che non occorra fare una legge, dovrebbero essere i partiti a valutare l’opportunità politica nei singoli casi”.
Il futuro. “Il vizio della politica italiana è quello di usare lo specchietto retrovisore o pensare solo al presente. Non ci si chiede quale sarà lo scenario tra 10 anni. Ieri Draghi ha detto che l’Italia rischia di bruciare una generazione, in quanto abbiamo il più alto tasso di giovani che non lavorano e non studiano nell’Unione europea.
Vogliamo affrontare questo problema? – si domanda Fini – Guardiamo alla Germania che ha deciso che per i prossimi 15 anni chiunque governi avrà nel bilancio alla voce della ricerca sempre il segno più”.
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Aprile 5th, 2008 Riccardo Fucile
LA VITA UMANA E’ ANCORA SACRA?
La vita umana è sacra, sembra un facile assioma, e lo è. Proprio per questo sopprimere una vita è un gesto potentissimo. Avere poi il permesso legale di farlo lo è di più. Rinunciarvi è difficilissimo, sottrarlo poi a chi lo ritiene acquisito quasi impossibile.
Mia madre era ostetrica, fin da bambino sono stato circondato da tante “pance” e per questo da grande avrei voluto fare il medico dei bambini nelle pance.
Così divenni studente, frequentai per alcuni anni la clinica ostetrica, discussi la tesi, mi laureai…e scappai dalla specializzazione.
Credetemi i campi di sterminio non sono così lontani nel tempo e nello spazio.
Divenni epatologo, conclusi una scuola di formazione psicoanalitica gindriana, mi perfezionai in bioetica alla cattolica, divenni medico di famiglia, ebbi due figli.
Oggi dopo tre o quattro secoli mi permetto di trarre delle conclusioni inquietanti.
La donna dal 1978 ad oggi ha subito un cambiamento nel suo inconscio sociale che la porta a difendere il suo diritto di uccidere il “proprio” figlio .
Beninteso, anche prima lo percepiva come solo suo “sangue del mio sangue “, ma aveva la proprietà , compreso il diritto di educare maschi e femmine, senza avere la consapevolezza di questa sorta di diritto alla schiavitù totale. Oggi non si lascia più, il pargolo sui gradini di una chiesa e si scappa via, lo si infila in un sacchetto di plastica e lo si butta via, nel bidone dei rifiuti. Certo che differenza c’è tra aborto e neonato? Nessuna, appunto. Continua »
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Aprile 3rd, 2008 Riccardo Fucile
IMPEDIRE UN COMIZIO ELETTORALE E’ UN REATO… PER TUTTI MA NON PER AMATO… IN ITALIA I LATITANTI NON SONO SOLO I MAFIOSI…E’ LO STATO.
Ci si lamentava che la campagna elettorale languisse in un “deja vu”, con candidati che usavano i fioretti invece che la spada, contendendosi le prime pagine dei giornali in botta e risposta soporiferi… ed ecco invece che proprio contro l’unica lista che pone un problema “etico”, ovvero la difesa della vita, si è scatenata la teppaglia radical-progressista. In Piazza Maggiore, a Bologna, era previsto un comizio del leader della lista ” Aborto – No grazie”, il giornalista Giuliano Ferrara, e da giorni si sapeva della mobilitazione di no global e represse di varia etnia mentale, ma evidentemente ciò che tutti sapevano sarebbe accaduto non era a conoscenza del nostro ( si fa per dire) ministro degli Interni, Giuliano Amato. A un migliaio di contestatori è stato permesso di riversarsi nella piazza, fin sotto il palco, urlando “buffone” e “fascista vattene”, oltre a insulti vari, con lancio di monetine, pomodori e bottiglie, dando pure l’assalto al palco. A quel punto a Ferrara è stato consigliato di sospendere il comizio e, protetto da un cordone di polizia e carabinieri, ha lasciato la piazza commentando ” è andata benissimo”, vista la risonanza che l’accaduto ha avuto poi sui media. Il candidato bolognese della lista ” Aborto – No grazie”, Giovanni Salizzoni, ha preannunciato un esposto alla Procura della Repubblica e la Digos presenterà una sua relazione sugli incidenti. Continua »
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Marzo 30th, 2008 Riccardo Fucile
GLI OPERAI VOTANO A DESTRA: TOCCA ORA A UNA VERA DESTRA SOCIALE RAPPRESENTARE ANCHE LORO
Per chi, come noi, da una vita si batte perchè una vera Destra sociale, nazionale e popolare sappia rappresentare anche le istanze dei ceti medi e degli Italiani più esposti alla crisi economica, può forse essere una piccola soddisfazione. Alla luce di anni trascorsi a cercare di far capire ai “politici” di Destra che i consensi non si raccolgono solo contestando i campi zingari o bombardando le scialuppe degli extracomunitari, rappresentando egoismi e lobbies, oppure nostalgismi che poi vengono rimossi e messi in cantina per convenienza.
Alla trasmissione Omnibus, qualche giorno fa, Fausto Bertinotti, a microfoni spenti è stato sincero, dicendo ” Ora nelle fabbriche molti sindacalisti Fiom hanno la tessera di un partito di centrodestra”. Continua »
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Marzo 25th, 2008 Riccardo Fucile
QUANDO L’ASSESSORE COI BAFFI….SE NE FA UN BAFFO!
La Sanità ligure ha l’onore di fregiarsi di un grande Assessore regionale – uno di
quelli con la A maiuscola, appunto – Claudio Montaldo – un assessore che quando proclama, proclama, che quando decide, decide. Un vero assessore coi baffi !
Il 14 marzo l’assessore coi baffi, dal palazzo regionale, dirama il suo verbo “Proporrò nelle prossime settimane alla Giunta Regionale di adottare le linee redatte dal Ministro Livia Turco sull’applicazione della 194 e la prevenzione dell’interruzione volontaria di gravidanza, in anticipo rispetto al territorio nazionale, in quanto è ancora in corso la discussione a livello di conferenza Stato- Regioni”.
Bravo Assessore! La cosa si sta ancora dibattendo – la Regione Lombardia, per esempio, ha criticato le linee ministeriali e questo qualcosa vuol forse dire – ma l’assessore coi baffi vola al di sopra di queste discussioni inutili e retoriche, l’assessore coi baffi se ne fa un baffo in fondo, perchè lui vuol andare veloce, il confronto lo annoia, i pareri diversi lo innervosiscono.
E’ come l’uomo Denim, quello che non deve chiedere, mai.
Quindi va diritto per la sua strada, senza guardare nè qui nè là , come i veri decisionisti, quelli con il cipiglio di serie, che garantisce la qualità e la competenza del politico di razza. Continua »
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Marzo 20th, 2008 Riccardo Fucile
DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Donne sull’orlo di una crisi di nervi, si può spiegare soltanto così quello che succede da un po’ di tempo in Italia e ultimamente a Genova.
La casta delle donne che si sono autonominate rappresentanti di tutte le donne e parlano a nome di tutte, senza peraltro aver ricevuto alcun mandato, quelle donne insolenti, arroganti e molto poco democratiche, bene, questa casta soffre di delirio di onnipotenza e non ammette critiche al proprio “pensiero unico”.
Per l’otto marzo, la Sinistra arcobaleno ha affisso sui muri della città manifesti molto “retrò”, facciamo stile anni Settanta, con lo slogan ” Si nasce solo se lei ( la donna n.d.r.) lo vuole “.
Bene, queste donnine, la Sindaco di Genova in primis, hanno finalmente gettato una maschera (ne hanno tante, una per ogni occasione): la donna, e solo lei, è la padrona della vita e della morte.
Finalmente siete state chiare: le balle dell’aborto come dramma dell’ignoranza e della miseria sono saltate, frantumate, fatte a pezzi da quello che spunta, giorno dopo giorno, dall’inchiesta sul suicidio del ginecologo genovese.
” E’ capitato due volte. Due interventi in sei mesi “, ” Dovevo partire per una vacanza ai tropici”, “Avevo tradito mio marito e avevo paura”, ” Devo pensare prima alla carriera televisiva”: queste le motivazioni addotte per ammazzare i loro bambini. Continua »
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Marzo 10th, 2008 Riccardo Fucile
SCEGLIERE DI ESSERE VERI O FARSI SCEGLIERE DAGLI ALTRI ?
Michael Bèrubè, docente universitario americano, ha scritto un libro bello e commovente, “Life as we know it”, in cui parla di suo figlio Jamie, down – e dice “down, non sbagliato” – e di come tutto questo ha cambiato la sua vita e quella della moglie Janet.
Liberal, favorevole all’aborto legalizzato, Bèrubè ha rotto con la cultura progressista da quando ha deciso di non uccidere suo figlio, ma di accoglierlo e amarlo e aggiunge “Sono arrivato alla conclusione che la nostra paura del ritardo mentale è del tutto sproporzionata e che milioni di persone mentalmente ritardate possono vivere felicemente, forse di più di coloro che vivono una esistenza normale”. Certo per pensarla così bisogna essere persone veramente libere, libere dai falsi bisogni indotti dalla moderna società dei consumi, dalle mille sovrastrutture mentali che sono impalcature intorno al nostro cervello e guidano le nostre scelte secondo le mode o ciò che la maggioranza ritiene politicamente corretto.
Sono scelte coraggiose perchè controcorrente e soprattutto aperte alla speranza e chiuse all’egoismo. Continua »
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Marzo 2nd, 2008 Riccardo Fucile
UNA LISTA CHE DARA’ FASTIDIO: FAR USCIRE DAL GHETTO I TEMI DELLA VITA …RESISTERE NON DESISTERE
C’è una lista che sarà presente nella prossima competizione elettorale e che viene sottovalutata, una lista che il PdL,
stupidamente, ha costretto a correre da sola, in base alle valutazioni dei soliti soloni, timorosi di perdere qualche voto anticlericale: parliamo ovviamente della lista “Aborto? No grazie” che vede in Giuliano Ferrara la sua anima laica e il suo ispiratore. La battaglia a favore di un’applicazione integrale della legge 194 che regola l’interruzione di gravidanza non c’entra nulla con una visione esclusivamente clericale del problema, un laico che abbia principi etici non credo possa guardare con favore alla soppressione di una vita umana. Qui poi non si tratta di abolire la legge, come qualche esponente di sinistra in malafede sostiene, ma di dare più appoggi, strutture e assistenza a chi ” è costretta ad abortire” e che, se avesse un sostegno concreto, il figlio lo vorrebbe far nascere.
Concepire l’aborto come un metodo anticoncezionale, dove il nascituro è visto come un impedimento, un noioso ostacolo al proprio egoismo, non fa parte di una visione etica della vita, e una visione etica può anche non essere cattolica.
Fatta questa premessa generale, per evitare subito i soli commenti “esiste anche una Destra laica”, a cui potremmo opporre che esiste anche una destra cattolica, esiste anche una destra confindustriale, una destra rivoluzionaria, una borghese, una pagana, una conservatrice e non finiremmo mai… A nostro parere una Destra non può prescindere dai Valori senza altra definizione, e il rispetto della Vita umana è un valore. Punto. Continua »
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Gennaio 17th, 2008 Riccardo Fucile
MORATORIA CONTRO L’ABORTO: IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI… E GLI SCHIAMMAZZI DI SCALFARI E DELLA BONINO
Emma Bonino, da quando è divenuta ministro del governo Prodi, sembra più attenta a rinnovare ogni mattina il Vinavil che la tiene attaccata alla poltrona che una mente libera, quale in passato spesso ha dimostrato di essere. In questi giorni ha dato un pallido segnale di vita scagliandosi contro la richiesta di moratoria sull’aborto, proposta dalla lucida intelligenza di Giuliano Ferrara che ha ottenuto uno straordinario successo mediatico con la sua “provocazione” a difesa della vita umana.
La Emma è scesa invece di livello accusando Giulianone di essere un “teocretino”, di obbedire agli ordini di Ruini e di Bagnasco e di essere il regista di una “parodia caricaturale” della moratoria della pena di morte. Ricordiamo a tal proposito il “grande risultato” ottenuto dalla Bonino e da Pannella, nonchè dal governo italiano, dopo aver fatto votare a maggioranza una risoluzione dall’ONU contro la pena di morte, spacciato dagli organi di informazione come se dal giorno successivo la pena capitale fosse stata cancellata in tutto il globo terrestre. Commentiamo sinteticamente, come nostro costume, tale risoluzione: una cazzata. La solita risoluzione dell’ONU che non serve a una mazza, chi la applica continuerà ad applicarla ( come i quasi 50 Stati che hanno votato contro). La Bonino e Pannella lo sanno bene e quindi, prima di accusare gli altri di “parodia”, si spoglino della loro divisa eterna di “capocomici” …ci hanno stancato e non fanno neanche più ridere…è tempo di pensione Miramare a Voghera. Continua »
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