ABORTI CLANDESTINI E SANITA’ IN LIGURIA
QUANDO L’ASSESSORE COI BAFFI….SE NE FA UN BAFFO!
La Sanità ligure ha l’onore di fregiarsi di un grande Assessore regionale – uno di quelli con la A maiuscola, appunto – Claudio Montaldo – un assessore che quando proclama, proclama, che quando decide, decide. Un vero assessore coi baffi !
Il 14 marzo l’assessore coi baffi, dal palazzo regionale, dirama il suo verbo “Proporrò nelle prossime settimane alla Giunta Regionale di adottare le linee redatte dal Ministro Livia Turco sull’applicazione della 194 e la prevenzione dell’interruzione volontaria di gravidanza, in anticipo rispetto al territorio nazionale, in quanto è ancora in corso la discussione a livello di conferenza Stato- Regioni”.
Bravo Assessore! La cosa si sta ancora dibattendo – la Regione Lombardia, per esempio, ha criticato le linee ministeriali e questo qualcosa vuol forse dire – ma l’assessore coi baffi vola al di sopra di queste discussioni inutili e retoriche, l’assessore coi baffi se ne fa un baffo in fondo, perchè lui vuol andare veloce, il confronto lo annoia, i pareri diversi lo innervosiscono.
E’ come l’uomo Denim, quello che non deve chiedere, mai.
Quindi va diritto per la sua strada, senza guardare nè qui nè là , come i veri decisionisti, quelli con il cipiglio di serie, che garantisce la qualità e la competenza del politico di razza.
Quest’Uomo – con la U maiuscola – ha parallelamente annunciato, sempre il 14 marzo, che bisognerà rinforzare ulteriormente i servizi, rilanciare l’attività dei Consultori e che “le aziende (sarebbero gli ospedali, ma parla da manager) si organizzino attraverso una rotazione interaziendale con i professionisti ( che sarebbero poi i medici) per garantire un equilibrio nell’erogazione del servizio ( che sarebbe poi l’aborto ), anche per un discorso psicologico ( allora forse l’aborto non è poi una cosuccia da ricciolo di materia, se dà problemi psicologici perfino ai medici)” .
Ma l’Uomo non ha ancora dato il meglio di sè e continua dicendo che i casi di donne oggetto dell’indagine della magistratura, a seguito del suicidio del ginecologo del Gaslini ” rappresentano casi circoscritti, che non mettono in evidenza un fenomeno di clandestinità . Mi preoccupo piuttosto di un fenomeno nascosto tra i settori più poveri della popolazione, tra cui le immigrate che hanno difficoltà ad accedere ai servizi” .
Grande, grande Assessore Montaldo. Nessuno come te prima, e forse, nemmeno dopo. In quattro righe infila tre, come direbbe Fantozzi, “cagate pazzesche”.
Prima: non sono casi circoscritti, dato che le indagini parlano di centinaia di nominativi trovati nel computer del medico suicida.
Seconda: mettono, invece, in evidenza proprio il fenomeno della clandestinità che la legge 194 avrebbe dovuto sconfiggere, tanto è vero che tutte le donne interrogate hanno ammesso di non aver voluto usufruire del servizio pubblico perchè nessuno le vedesse e perchè nessuno sapesse quello che stavano facendo.
Terza: le immigrate non hanno nessuna difficoltà ad accedere al “servizio” ( come lo chiama lui) dato che sempre di più sono proprio le extracomunitarie che abortiscono e, se sono nelle statistiche ufficiali, vuol dire che l’ente pubblico lo sa. Quindi, invece che ruotare i medici, ops i professionisti, l’Assessore si potrebbe ruotare i pollici o le palle, che sarebbe lo stesso.
Ma niente paura, se l’assessore coi baffi ha toppato, il Partito viene in aiuto. Il 17 marzo, cioè tre giorni dopo le dichiarazioni dell’assessore Montaldo, interviene nientepopodimeno che il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, un altro che sa quello che vuole, il quale tira fuori l’asso dalla manica. Un pool di esperti internazionali valuterà il Sistema sanitario ligure !
Una specie di piano Marshall, una ammissione velata, ma non tanto, che la nostra Regione, dal punto di vista sanitario, sia da equiparare a un territorio da dopoguerra. Quindi Burlando si rende conto della situazione reale e, da buon quadro di partito, chi chiama a presiedere il pool? Ma naturalmente Ignazio Marino, senatore, presidente della commissione Sanità del Senato e , soprattutto, compagno di partito. A Burlando, si sa, piace sempre scivolare su una buccia di banana, ed è inutile che ripeta che Marino ha una grande esperienza internazionale, perchè la stessa esperienza la possono vantare altri, che però hanno il torto di non essere allineati con il Partito Unico della Sinistra.
Quell’enfatizzare poi il termine ” internazionale “, la dice lunga sulla mentalità provinciale di Burlando e, forse, anche sulla sua mancanza di fiducia nelle risorse umane e professionali nazionali.
Da par suo ” il grande esperto internazionale Marino”, che ha già dato il meglio di sè nelle sue dichiarazioni sull’eutanasia, sull’aborto e sul testamento biologico, fa la parte dell’immigrato di ritorno, quello che ” io so come si fa in America”, e snocciola le sue certezze, proclamando che le sue scelte “non saranno improvvisate, nè dettate da motivazioni di tipo clientelare” e che vuole creare in Italia ” un’Authority imparziale”. Il senatore-medico ammette forse che qui da noi c’è clientelismo e parzialità ?
Flora
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