Novembre 6th, 2008 Riccardo Fucile
LA PROPOSTA DI MULTARE CON 10 EURO I PARLAMENTARI ASSENTI INGIUSTIFICATI A CIASCUNA VOTAZIONE E’ GIA’ SALTATA… DOPO LA RIVOLTA DI DEPUTATI E SENATORI DEL PDL CHE TEMEVANO DI PERDERE QUALCHE SPICCIOLO… ORA I NOMI SARANNO SOLO SEGNALATI SUL SITO DI PARTITO CHE NON LEGGE NESSUNO…COME VOLEVASI DIMOSTRARE, AVEVAMO RAGIONE ANCHE QUESTA VOLTA
Alla fine Fabrizio Cicchitto e Italo Bocchino, come quegli autori di “Scherzi a parte” che, quando vedono che la vittima del loro trappolone si sta incazzando troppo, escono con il cartello “sei su Scherzi a parte”, rasserenando il soggetto ormai prossimo alla crisi cardiaca, hanno detto che la loro era solo “una provocazione”, uno scherzo insomma anche questo.
Eppure quando avevano comunicato alla stampa che, per evitare le troppe assenze ingiustificate alla Camera da parte dei deputati del Pdl che per ben 7 volte avevano fatto cadere in minoranza il Governo, si sarebbe proceduto alla multa pari a 10 euro per ogni voto mancato a carico dell’assenteista non giustificato, parevano col cipiglio dei tempi migliori.
Sembrava una dura battaglia decisa dai vertici del Pdl contro coloro che mettono in difficoltà il proprio schieramento, bigiando il voto in aula per la cui presenza sono pagati 15.000 eurini al mese. Sembrava una cosa seria, insomma, ma avevamo purtroppo ragione noi…
Passati appena pochi giorni, di fronte all’insurrezione di decine di deputati del PdL che sembravano di fronte a un “vile attentato alla Costituzione”, seminando una indignazione pari forse a quella che avrebbero espressa se avessero visto invadere il Parlamento dalle truppe del Cremlino negli anni della guerra fredda, è arrivato il “contrordine” di guareschiana memoria. Continua »
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Novembre 2nd, 2008 Riccardo Fucile
DOPO CHE IL GOVERNO E’ STATO BATTUTO PER SETTE VOLTE ALLA CAMERA CAUSA ASSENZE NELLE FILE DEL CENTRODESTRA, I VERTICI DEL PDL HANNO STABILITO CHE, PER OGNI ASSENZA AL VOTO, UN DEPUTATO SARA’ MULTATO DI DIECI EURO… I CAPOGRUPPI SOMMERSI DI PROTESTE, SCOPPIA LA RIVOLTA ANCHE IN AULA… CHE FIGURA VERGOGNOSA
Dieci euro di multa ai deputati del Pdl per ogni votazione mancata. L’idea è dei capigruppo del Pdl, d’intesa coi vertici, al fine di evitare che, cause le solite assenze, il governo vada ancora una volta sotto alla Camera, nonostante gli oltre cento voti di vantaggio.
Per arginare il fenomeno dell’assenteismo non basterebbe qua neanche Brunetta e i suoi tornelli, allora si prova con il cartellino giallo dell’ammonizione e la multa da devolvere in beneficienza. Anche se ufficialmente le assenze sono giustificate in parte da missioni e in parte da improvvise indisposizioni, alla base c’è un certo malcontento degli insoddisfatti, ovvero di coloro che speravano in una nomina a sottosegretario o presidente di una commissione, e sono rimasti, poverini, solo con lo stipendio da parlamentare di appena 15mila eurini mensili.
In realtà la somma di dieci euro sembra poco, ma va moltiplicata per tutte le votazioni giornaliere, talvolta anche 100. Due conti e si capisce che i meno presenti rischiano pesanti tagli al contributo “rapporto tra eletto-elettore”, quei 4.190 euro che vengono pagati al deputato, attraverso il gruppo parlamentare di appartenenza, per le spese sostenute nel collegio elettorale. Continua »
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Ottobre 29th, 2008 Riccardo Fucile
MENTRE AN VORREBBE INSERIRE NELLO STATUTO IL DIVIETO DI CANDIDARE CHI HA PRECEDENTI, FORZA ITALIA FRENA… LA LEGA HA GIA’ CHIUSO DUE OCCHI DA TEMPO
Candidare chi ha la fedina penale macchiata da una condanna o no? Riesplode la vecchia polemica tra legalitari e garantisti, comune in verità a molti altri partiti.
E’ noto che nel PdL un comitato ristretto di dirigenti sta lavorando allo statuto del nuovo partito unico. La discussione è aperta e l’opera è ancora in alto mare.
Il dubbio riguarda se trattare o meno la “questione morale”, fin dalla fase embrionale statutaria. La nascita del nuovo partito non sarà solo, negli auspici dei vertici, la somma degli apparati di Forza Italia e di Alleanza nazionale, più i cespugli che hanno già aderito alla lista elettorale uscita vincente alle scorse elezioni, ma attirerà anche altre persone.
Il problema che si pone è quindi quello del filtro, ovvero come selezionare chi vuole aderire, senza il rischio di trovarsi ospiti indesiderati in casa.
I più preoccupati sono quelli di An, partito che, nel proprio statuto, prevede criteri precisi per le nuove iscrizioni. E dove l’adesione di un simpatizzante è sottoposta al vaglio di più soggetti addetti al controllo.
Nel PdL al tavolo delle regole siedono esponenti di primo piano come Cicchitto, Gasparri, Bocchino, Quagliarella, La Russa, Verdini, Rotondi, Caruso, Ghedini, Corsaro e Capezzone. Continua »
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Agosto 25th, 2008 Riccardo Fucile
CONTRASTI PER IL MATRIMONIO DELL’ANNO …. I NODI SONO LA REGGENZA E LA LEADERSHIP FUTURA, IL PATRIMONIO, I COMPAGNI DI VIAGGIO, LO STATUTO, IL TESSERAMENTO… ENTRO FEBBRAIO SI DOVREBBE ANDARE AL CONGRESSO
Che il cammino del Popolo delle Libertà verso un processo di unificazione fosse percorso da molti ostacoli, lo avevamo previsto e anticipato mesi fa: un progetto calato dall’alto e imposto a una base che non ha avuto il tempo di maturare un’opinione e che si è vista catapultata in un nuovo partito, senza che ne fossero chiari i riferimenti ideali comuni. Da parte nostra, avevamo già espresso la contrarietà a un’unificazione forzata, ritenendo che anche elettoralmente i due partiti avrebbero raccolto più voti alleati ma distinti, che unificati.
I fatti ci hanno dato ragione: una somma di partiti ( Forza Italia, AN, DC di Rotondi, Socialisti di Stefania Craxi, Repubblicani, ecc. ) che avrebbe dovuto ottenere sulla carta almeno il 42-43% dei consensi ha preso alla fine il 37%. Secca la perdita di An a vantaggio de La Destra ( 2,4%), mentre l’UDC che sarebbe dovuto sparire ha retto intorno al 5,5%. Per fortuna la sinistra era allo sfascio e molti non sono andati a votare così la cosa è passata inosservata.
Ne ha tratto vantaggio, non a caso, la Lega, che, lasciata nella parte destra della scheda da sola, è arrivata oltre l’8% proprio perchè ha raccolto i voti anche di chi non aveva gradito il “partito unico”. Continua »
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Aprile 15th, 2008 Riccardo Fucile
CHI ANDRA’ AL SENATO, CHI ALLA CAMERA E CHI RESTA ATTACCATO AL TRAM
Fatti gli ultimi conteggi, ipotizzate le varie rinunce dei capolista, sembra ormai delineata la formazione
dei nuovi parlamentari liguri che “marceranno su Roma” in ordine sparso.
Per il PD eletti a Palazzo Madama in 3: Roberta Pinotti, Claudio Gustavino e Luigi Lusi ( due genovesi su tre). Per il PdL saranno 4 i senatori: Enrico Musso, Giorgio Bornacin, Gabriele Boscetto e Franco Orsi. Il quinto senatore non sarà Morgillo del PdL, ma il “giovane” leghista 79enne Bruno Ravera. Per Gianfranco Gadolla, segretario prov. di AN, che avrebbe dovuto essere il primo dei non eletti del PdL, salta ogni possibilità di una eventuale sostituzione in corsa, in quanto avrà davanti a sè Morgillo.
Passiamo alla Camera: per il PD eletti Giovanna Melandri, Andrea Orlando, Francesco Garofani , Mario Tullo, Massimo Zunino, Sabina Rossa. Continua »
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Aprile 15th, 2008 Riccardo Fucile
” MENO MALE CHE PRODI C’E'”: ABBIAMO FATTO IL POSSIBILE, MA SIAMO RIUSCITI A NON PERDERE…TUTTI AL CENTRO E PEDALARE…IL BOLLO AUTO VALE BENE UNA MESSA A SUFFRAGIO ( DEI VALORI SCOMPARSI)
Sono 507, tra deputati e senatori, i nuovi parlamentari del PdL che si alzavano in questi giorni il mattino e, davanti allo specchio del bagno, nell’atto di farsi la barba, canticchiavano il nuovo mirabile inno del Pdl ” Meno male che Silvio c’è…” . Poi passavano davanti al comò e sostavano in preghiera davanti all’immagine sacra di Silvio, rinnovando la candelina votiva, da buoni miracolati della politica quali essi sono. Da oggi hanno aggiunto un ex voto nella bacheca con la foto di Romano Prodi, a perenne memoria di una vittoria che il premier bolognese, in due anni di misure impopolari, ha consegnato al PdL e alla Lega. Di più non avrebbe potuto fare, in effetti, riducendo l’Italia a un immondezzaio ( non solo morale e virtuale), con la tassazione più alta d’Europa, la criminalità dilagante e i prezzi alle stelle.
Il PdL ha fatto il possibile per perdere anche queste elezioni, ma non c’è riuscito, glielo ha impedito il popolo italiano: gli ha consegnato 30 senatori di vantaggio al Senato, per scongiurare un inciucio che si sentiva nell’aria, quasi a dirgli ” Ora governa e dimostraci che sai cosa fare”, non ci sono più scuse, si tratta dell’ultima chanche.Non potrà trincerarsi dietro “margini risicati”, ” Casini me lo ha impedito”, ” la situazione internazionale non lo permette”. Continua »
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Aprile 11th, 2008 Riccardo Fucile
ELEZIONI: CI SARANNO DELLE SORPRESE
La “lunga marcia” elettorale sta terminando, dando la parola (e il voto) ai cittadini, che poi è quella che conta. Tutto il resto, i sorrisi (tanti) e le accuse (poche) reciproche, che si sono scambiati i contendenti, resteranno nella cronaca politica di questa nostra tormentata Repubblica.
Ognuno di noi deciderà in coscienza a quale partito o a quali uomini dare fiducia, sperando non sia mal riposta, come spesso accade. Alcuno voteranno “il meglio”, molti il “meno peggio”, altri eviteranno anche di esprimersi. Un primo dato su cui siamo pronti a scommettere sarà un aumento della percentuale dei non votanti, delle bianche e delle nulle, conseguenza inevitabile dell’arroganza della Casta politica nei confronti del cittadino comune, sempre meno rappresentato e sempre più disgustato dalle valanghe di promesse elettorali che non trovano quasi mai un successivo riscontro.
Un secondo segnale che perverrà dalle urne, a nostro parere, sarà il rifiuto, da parte di una percentuale di elettori superiori al previsto, della logica ” di aggregazione forzata alle due coalizioni”, come se il “voto utile” fosse solo quello dato al PdL o al PD. I partiti minori verrano premiati più di quello che si pensi, proprio perchè l’Italiano non ama sentirsi “costretto” a scelte forzate. Continua »
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Aprile 7th, 2008 Riccardo Fucile
MENO SPARATE, MENO PROMESSE, MENO BERCI E FUCILATE: SIAMO TORNATI ALL’AVANSPETTACOLO, MA…BAMBOLE NON C’E’ UNA LIRA.
Nel filone del cinema italiano del dopoguerra, nonchè nelle locandine dei teatri della provincia della penisola, l’avanspettacolo andava per la maggiore: in quei consunti palcoscenici hanno fatto “gavetta” i migliori comici italiani di allora, da Alberto Sordi a Macario, da Renato Rascel a Ugo Tognazzi, da Raimondo Vianello a Walter Chiari.
C’era anche piccole “compagnie di giro” che sbarcavano a malapena il lunario, tra ballerine e attori di scarso livello in cerca di fama, ma ben più realisticamente alle prese con la “fame” vera. L’impresario di queste compagnie, quando era il momento della “paghetta”, dopo aver fatto tre volte i conteggi, prendendo tristemente atto che gli incassi non superavano le spese vive, usava dire alle ballerine: ” Bambole non c’e’ una lira”…
E’ una immagine che si addice alla fase che attraversa l’Italia, alla vigilia del voto di domenica prossima. La crisi monetaria internazionale impazza, è vero, ma non si può dire che non ci abbiamo messo del nostro nel “farci del male”. Continua »
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Aprile 2nd, 2008 Riccardo Fucile
PRENDERA’ PIU’ VOTI… CHI SAPRA’ TACERE DI PIU’
Siamo ormai giunti a soli 10 giorni dalle elezioni politiche del 13 aprile e per assurdo, mentre una legge vieta i sondaggi, non è vietato ai candidati fare promesse su tutto lo scibile umano e politico, dichiarazioni di intento che l’opinione pubblica ormai recepisce come la “fiera delle illusioni”. La mancanza di un progetto globale e l’avvicinamento dei due programmi principali sta infatti determinando un ” rincorrersi” quotidiano tra le principali coalizioni, in cui le differenze si misurano con difficoltà , determinando una irritazione sempre più vasta nell’opinione pubblica nazionale.
Mi torna in mente il consiglio di un vecchio deputato che in una campagna elettorale di qualche tempo fa, sulla base della sua esperienza, mi suggeriva di non dannarmi tanto nella predisposizione della propaganda elettorale perchè “meno fai e meglio è, così non crei scontenti”. Questa concezione della battaglia politica, che peraltro allora contestai vigorosamente con argomentazioni che vi risparmio, in fondo si addice a tempi come questi dove, nel timore di mostrare una qualche ideologia o anche una minima sopravvivenza di ” ideali “, ci si è ridotti a “differenziarsi” su ” quisquilie e punzellacchere”, come avrebbe detto Totò. Continua »
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