CHI SE NE FREGA DEL CAMPIONATO DI CALCIO, CONTA LA SALUTE: GLI INTERESSI MILIARDARI HANNO CREATO UN CAMPIONATO FALSATO DOPO SOLO TRE GIORNATE
PUR DI INCASSARE I DIRITTI TV E MUOVERE IL BUSINESS SI STA METTENDO IN PERICOLO LA SALUTE DEI GIOCATORI PER UN CIRCO BARNUM CHE NARCOTIZZA LE MASSE … SOLO DEI FOLLI POSSONO PENSARE CHE SI POSSA GIOCARE CON 13 GIOCATORI NON POSITIVI, COMPRESE RISERVE E RAGAZZINI DELLA PRIMAVERA
Cosa ne pensiamo:
1) Il campionato è falsato.
E’ evidente a tutte le persone in buona fede che se a una squadra di calcio vengono a mancare anche soli tre giocatori titolari, soprattutto se si tratta di una squadra di bassa-media classifica che non conta su una panchina adeguata, l’indisponibilità dei calciatori penalizza pesantemente la squadra. Secondo la Lega calcio si deve invece giocare “ad ogni costo” anche se si hanno a disposizione almeno 13 atleti (comprese le riserve e la squadra primavera). Ovvero su una rosa di 40-50 calciatori si deve giocare se si raccattano 13 ragazzini.
2) Si mette a rischio la salute
Il caso Genoa è emblematico: da due giocatori positivi si è arrivati a 21. La Lega ha rinviato allora la gara Torino-Genoa inventandosi un bonus. Ovvero per una volta è ammesso il rinvio se i giocatori positivi sono più di 13, MA SOLO PER UNA VOLTA. Ridicolo, visto che sono provati i casi di recidiva e quindi tra un mese potrebbe ripetersi la positività .
3) Il business miliardario non si può fermare
Oggi contano i diritti Tv, le maggiori entrate per i club non sono gli incassi allo stadio (tra il 10 e 20% degli introiti) ma quelli delle Tv che trasmettono le partite. Niente partite, niente soldi. Quindi prima della salute vengono i quattrini e chi se frega dei contagi.
4) La Asl di Napoli ha titolo a bloccare i giocatori in quarantena
Persino il protocollo farsa della Lega prevede che istituzioni sanitarie nazionali o locali possano bloccare lo svolgimento di una partita. Quello che vale per i comuni mortali dovrebbe sempre valere anche per le categorie privilegiate: perchè mai giocatori in quarantena dovrebbero essere liberi di circolare con il rischio che possano contagiare altre persone? E poi ci lamentiamo del tipo che doveva stare in quarantena a casa e invece è in centro a fare shopping?
5) La soluzione c’e’: è quella di buon senso
Oltre un certo limite si chiude il circo: fino a che è possibile si proceda a rinviare le partite con più di tre contagiati, ricollocandole in altra data.
In caso che i contagi dilaghino e la strada non sia percorribile si dichiari chiuso il campionato e amen.
La maggiore spesa è quella degli stipendi dei calciatori: visto che le società versano loro i contributi, per qualche mese percepiranno la cassa integrazione.
Con i soldi che guadagnano possono permetterselo sicuramente più di un operaio e non moriranno certo di fame. Le società senza spese sopravviveranno e gli addetti ai lavori ne guadagneranno in salute.
Per l’indotto stesso discorso: bonus salvaguardia per qualche mese e tutti in attesa di tempi migliori.
Alle emergenze si risponde con soluzioni e sacrifici per tutti.
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