CI SARA’ UN “RITOCCHINO” ALL’IVA
IL GOVERNO PARLA DI “RIORDINO” DELLE ALIQUOTE: PIU’ BASSA PER ALCUNI PRODOTTI, PIU’ALTA PER ALTRI… QUALCUNO CI CREDE CHE SARANNO A SALDO INVARIATO?
Alcuni prodotti vedranno la tassazione Iva più alta, per altri invece sarà più bassa. L’obiettivo principale rimane disinnescare le clausole di salvaguardia per scongiurare l’aumento dell’Imposta sul valore aggiunto, ma alcuni “ritocchi” nella legge di stabilità , che il governo sta provando a mettere in cantiere, ci saranno.
Ciò non significa che saliranno o scenderanno le aliquote, piuttosto alcuni prodotti saranno considerati beni di prima necessità quindi con un’aliquota al 4% altri saranno invece considerati beni da tassare con l’aliquota massima.
“Ci sono prodotti a cui bisogna abbassare l’Iva, altri invece a cui bisogna alzarla”, spiega una fonte del Tesoro: “Tutto ciò per andare incontro alle famiglie e alle fasce più basse. I prodotti che saranno rivisti al rialzo non sono stati ancora discussi”.
Al ministero di via XX Settembre si parla quindi di riordino delle aliquote, ovvero “alcune voci saranno ricollocate da un’aliquota all’altra”.
Pur non avendo preso alcuna decisione definitiva, è su questo che si sta ragionando a Palazzo Chigi e di cui si è parlato nel corso dei due vertici sulla manovra.
Il saldo, viene spiegato da fonti del governo, resterà pressochè invariato, ma se poi sarà in positivo o in negativo si vedrà solo a consuntivo ovvero quando gli effetti del riordino si saranno espletati.
Quindi non si abbasserà o alzerà in modo significativo la cifra da trovare per bloccare l’aumento previsto da gennaio 2019.
Sarà dunque necessario reperire come previsto oltre 12 miliardi di euro per il 2019 e quasi 20 miliardi nel 2020 poichè a tanto ammontano le entrare stimate dall’aumento dell’imposta sul valore aggiunto.
Stando al programma gialloverde le aliquote resteranno immutate e l’attivazione delle clausole non è in discussione, ma il punto di svolta per avere la certezza sarà la trattativa con Bruxelles.
Per adesso si pensa a quelli che vengono chiamati aggiustamenti ma con effetti sul gettito marginali. Il mantra rimane lo stesso, cioè “l’Iva non aumenterà “, ma nel dettaglio bisognerà vedere se davvero gli effetti sul gettito saranno marginali.
(da “Huffingtonpost“)
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