COME PERDERE LA GUERRA CON L’ISIS
ANCORA QUALCHE PICCOLO ACCORGIMENTO E CE LA POSSIAMO FARE
Come ha ricordato di recente Tony Blair, l’Occidente ha già fatto tanto per l’Isis.
Ma può fare ancora molto di più, fino a garantirgli la vittoria finale con una serie di semplici accorgimenti che ci permettiamo di suggerire ai governi europei, in particolare a quello italiano.
1) Nominare Maurizio Belpietro direttore del Tg1, Giuliano Ferrara del Tg2 e Magdi Allam del Tg3. Se i bombardamenti di Russia e Francia in Siria hanno reso particolarmente impopolari quelle due nazioni agli occhi del califfo al Baghdadi, convincendo altre migliaia di estremisti fondamentalisti a diventare kamikaze, titoli come quello di Libero “Islamici bastardi”, opportunamente rilanciati a reti unificate, conquisteranno alla causa dell’Isis tutti i musulmani d’Italia, compresi i pochi moderati e agnostici rimasti.
2) Confermare il Giubileo di Roma nelle date e nei luoghi prefissati, anzichè rinviarlo a tempi migliori in segno di lutto e per motivi di sicurezza: consentire la presenza di milioni di cattolici nello stesso posto contemporaneamente agevolerà di molto il lavoro dei bombaroli, evitando loro di disperdere risorse ed energie inseguendoli per tutto il mondo.
3) Lasciare alla guida del ministero dell’Interno Angelino Alfano, garanzia di competenza, serietà e prontezza di riflessi. In una parola: di intelligence.
4) Continuare a pagare lauti riscatti in dollari o in euro sonanti in cambio della liberazione degli italiani presi in ostaggio dalle formazioni terroristiche in tutto il Medio Oriente, assicurando loro i necessari mezzi di sostentamento.
5) Seguitare a vendere armi a tutti gli Stati e a tutte le milizie esistenti nel mondo attraverso la nostra industria bellica, orgoglio e vanto della Nazione, garantendo al nemico tutto l’occorrente per sterminarci meglio.
6) Intrattenere affettuosi rapporti diplomatici e commerciali con gli emirati del Golfo, noti finanziatori del fondamentalismo islamico in tutto il mondo, anche con missioni ufficiali sul posto ai massimi livelli, con imprenditori anche del settore-armi al seguito, al grido spensierato di pecunia non olet.
7) Fare la guerra all’Isis non direttamente e via terra e coinvolgendo il maggior numero di paesi arabi, ma in ordine sparso e per procura e dall’alto, armando (male) i peshmerga curdi e bombardando lo Stato islamico con i caccia e soprattutto con i droni telecomandati, ‘ndo cojo cojo, così da ottenere il massimo di vittime civili e il minimo di vittime nostre, cioè il massimo di furore e terrorismo antioccidentale e il minimo di risultati militari sul campo.
8 ) Sostenere, in base all’astuta teoria del “male minore”, tiranni sanguinari e golpisti come Al Sisi e Assad (e in passato Gheddafi e Saddam Hussein) e governi-fantoccio ipercorrotti come quelli da noi creati in laboratorio in Iraq e in Afghanistan, per illustrare alle popolazioni locali che cosa intendiamo noi per democrazia da esportazione.
9) Restare a pie’ fermo in Afghanistan con le nostre truppe di occupazione, dopo 14 anni di inutili mattanze, affinchè sia chiaro a tutto il mondo islamico che decidiamo noi da chi devono essere governati loro.
10) Disprezzare, insultare, criminalizzare tutti i rifugiati equiparandoli ai clandestini, ed equiparare tutti i clandestini ai terroristi, così che presto o tardi tutti i rifugiati e i clandestini sentano una vocazione irrefrenabile a diventare terroristi.
11) Evitare accuratamente discorsi come integrazione, accoglienza, assistenza, ospitalità e misericordia nei confronti di chi fugge da paesi in preda alla guerra o al terrorismo o alla dittatura o alla carestia; e negare loro moschee, abitazioni, lavori e trattamenti umani, per evitare che abbiano mai qualcosa da perdere quando qualcuno gli propone di farsi esplodere in uno stadio, in un teatro, in una piazza, in una metro o in un autobus promettendogli in cambio un convincentissimo stuolo di vergini strafighe nell’aldila’
12) Tagliare ancora i fondi e gli organici alle forze dell’ordine e di intelligence, e al contempo tollerare gli affari con i paradisi fiscali e imporre limiti sempre più stringenti alle intercettazioni e alla tracciabilità del denaro, per rendere sempre più difficile l’identificazione dei terroristi e dei loro finanziatori e sempre più facili le loro attività criminali.
13) Reagire alla strage di Parigi con la legge del taglione, “occhio per occhio dente per dente”, per dimostrare agli occhi già iniettati di propaganda e rabbia di milioni di islamici che la nostra civiltà è come la loro, o anche peggio.
Ancora qualche piccolo sforzo e l’obiettivo finale di perdere definitivamente la guerra sarà raggiunto. Ce la possiamo fare.”
Marco Travaglio
(da “il Fatto Quotidiano”)
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