COMUNALI AMARE PER LA LEGA: GENTILINI AL BALLOTTAGGIO A TREVISO, DAL LAGO SCONFITTA A VICENZA E A BRESCIA ADDIO VITTORIA AL PRIMO TURNO
E’ FINITO IL FEELING TRA LA LEGA DI MARONI E GLI ELETTORI DEL NORD ANCHE IN QUELLE CHE ERANO UN TEMPO LE ROCCAFORTI PADANE
A Roma si direbbe: consoliamoci con l’aglietto.
Così il segretario nazionale della Lega Nord Piemonte e presidente della Regione, Roberto Cota, afferma con soddisfazione: «Sono molto soddisfatto per l’elezione a sindaco di due militanti della Lega in provincia di Vercelli. Il buongoverno del territorio continua a premiare il Movimento».
Si festeggia l’elezione del sindaco di di San Germano Vercellese e di quello di Caresana.
Se però dal successo nel vercellese lo sguardo si sposta sul resto del Nord Italia si può dire che il primo turno delle amministrative non sia andato poi così bene.
TREVISO
Nella roccaforte di Treviso non riesce infatti l’ennesimo miracolo al «vecchio leone» Giancarlo Gentilini, 84 anni, che andrà al ballottaggio ma partendo da un distacco che sfiora i 9 punti percentuali dal favorito Giovanni Manildo (Pd).
Manildo conquista il 42,52% dei voti contro il 34,95% di Gentilini. Che spera di poter contare sull’appoggio del terzo incomodo, il «re» del caffè Massimo Zanetti, area centrodestra, il quale ha inviato i suoi elettorali a schierarsi al secondo turno con l’ex sindaco «sceriffo» della Lega.
SONDRIO
A Sondrio poi dove la Lega Nord si presentava da solo si è fermata intorno all’8% e. il sindaco di marca Pd.è uscito al primo turno.
BRESCIA
Se da Sondrio ci si sposta a Brescia poi si assiste ad un testa a testa tra Paroli (centrodestra che gode anche dell’appoggio dei leghisti) e Emilio del Bono (centrosinistra).
Stessa sfida che nel 2008: peccato che allora Paroli vinse al primo turno con il 51,3% dei voti; Del Bono, invece, si fermò al 35,7%.
Anche in questo caso nessun «effetto Lega».
VICENZA
Anche Vicenza pare amara per la Lega Nord, che non riesce nell’impresa di strappare la città del Palladio al Pd. Manuela Dal Lago, che ha vissuto l’apice della propria influenza nel Carroccio soprattutto durante l’era Bossi, si ferma al 27,40%, e con il 53,43% Variati (Pd) passa al primo turno.
(da “il Corriere della Sera“)
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