CONSULTAZIONI RAPIDE, STASERA L’INCARICO, FORSE IL PDL RIESCE A PIAZZARE IL PROPRIO UOMO: MATTEO RENZI
VE LO IMMAGINATE RENZI CON OBAMA?… MISTER EGO PRONTO A SFILARE IN PASSERELLA: VENDERE FUMO E’ IL SUO MESTIERE
Piero Grasso si allontana senza alcuna dichiarazione. E così anche Laura Boldrini. Aperte le consultazioni al Colle.
Il giorno le bacchettate di Napolitano alla classe politica italiana comincia la strada per il nuovo governo.
Il capo dello Stato non vuole far trascorrere altro tempo senza arrivare ad una conclusione.
Consultazioni lampo che serviranno sostanzialmente ad avallare la nascita di un governo.
L’incarico secondo Pino Pisicchio, gruppo misto: «Verrà dato tra pochissime ore».
GLI INCONTRI
Il primo faccia a faccia è stato, come da prassi, con i presidenti di Senato e Camera. Entrambi non si sono fermati a parlare con i giornalisti.
Poi sono saliti al Quirinale i rappresentanti delle diverse forze politiche, partendo dai gruppi misti e dalle autonomie.
No a un governo di larghe intese.
Stesse posizioni di Fratelli d’Italia. Stessa scia per Sel.
Nichi Vendola: «Se sarà governissimo per noi sarà il tempo dell’opposizione». No a «qualsiasi esecutivo abbia un blocco berlusconiano al suo interno. Nessuna novità nemmeno con Matteo Renzi potrà farci accettare il Pdl al governo».
I PARTITI
Nel pomeriggio toccherà alle forze politiche tradizionali a partire dalle 16.30 quando al Colle saliranno i capigruppo della Lega al Senato e alla Camera.
Dopo il Carroccio sarà la volta dei capigruppo di Scelta civica, quindi, se decideranno per il sì, a colloquio con Napolitano ci saranno i capigruppo del Movimento 5 stelle. Solo verso sera, dalle 18, saranno ricevuti al Colle i rappresentanti del Pdl e del Pd. Quest’ultimo dovrà decidere in direzione chi inviare al confronto con il presidente, essendo l’intera segreteria dimissionaria.
E se Renzi prende le distanze: «Mai segretario di questo Pd», Orfini lo candida a premier. Gli fa eco Roberto Speranza: «Non c’è alcun veto».
Resta aperta l’ipotesi di un esecutivo guidato dal pd Enrico Letta.
Intanto i democratici, nel pomeriggio dovranno decidere che linea appoggiare: se un governo del presidente oppure un esecutivo guidato dai «big».
Un’opzione che sembra piacere al Pdl che vorrebbe nomi di peso del partito.
E non disdegna nemmeno il sindaco di Firenze.
Per Sandro Bondi un incarico a Renzi «sarebbe un vero segno di cambiamento». Ancora incerta la posizione di M5S, secondo l’agenda l’incontro con il capo dello Stato sarebbe alle 17.30, ma Vito Crimi e Roberta Lombardi potrebbero decidere di non andare.
I TEMPI
In ogni caso, l’intenzione di Napolitano è di accelerare i tempi, considerando che incontri analoghi si sono già svolti pochi giorni fa e che la linea guida su cui dovrebbe nascere il nuovo esecutivo è quella tracciata dal lavoro dei dieci «saggi» che hanno stilato un programma di possibili riforme istituzionali e di interventi rapidi sul fronte dell’economia.
Intanto Giuliano Amato, in pole come prossimo presidente del Consiglio, fa sapere di non aver ricevuto nessuna telefonata da Napolitano.
E su un possibile prelievo forzoso sui conti correnti, come avvenne nel ’92, scherza con un giornalista: «Lei quanti soldi ha in banca?».
Per poi fare marcia indietro: «Non ci sarà alcun prelievo forzoso».
Intanto la Lega ribadisce il proprio «No» ad Amato.
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