COVID-19, “SITUAZIONE IN PEGGIORAMENTO, TENDENZA A UN PROGRESSIVO AGGRAVAMENTO”
OGGI SUPERATA LA SOGLIA DI 500 NUOVI CASI, MENO COLPITI GLI ANZIANI, ETA’ MEDIA SCESA A 40 ANNI… BISOGNA RINGRAZIARE QUEI CRIMINALI CHE HANNO FATTO ABBASSARE LA GUARDIA SOSTENENDO CHE ORMAI IL VIRUS NON ESISTEVA PIU’ E DANDO IL CATTIVO ESEMPIO
Una situazione di “transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento”: è quanto si legge nel rapporto di Monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Iss sulle infezioni da Covid in Italia nella settimana dal 3 al 9 agosto
Le infezioni contratte nella seconda metà di luglio 2020, mostrano “importanti segnali di allerta per un possibile aumento della trasmissione”.
“È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di contact tracing (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia”, si legge.
Nell’ultima settimana di monitoraggio sono stati riportati 925 focolai di Covid di cui 225 nuovi, entrambi in aumento per la seconda settimana consecutiva.
Le Regioni con valore Rt maggiore di 1 sono 9. “Il forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus come dimostrato da valori di Rt pari o inferiori a 1 nella maggior parte delle Regioni/PPAA. Si osservano, pertanto, negli ultimi 14 giorni stime medie pari o superiori ad 1 in nove Regioni dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali”.
Nel dettaglio questi sono gli Rt per ogni regione: Abruzzo 1.33 Basilicata 0 Calabria 0 Campania 0.86 Emilia Romagna 0.77 Friuli Venezia Giulia 0.32 Lazio 0.99 Liguria 1.05 Lombardia 1.13 Marche 1.02 Molise 0 Provincia di Bolzano 0.97 Provincia di Trento 0.78 Piemonte 1.04 Puglia 1.14 Sardegna 0.33 Sicilia 1.41 Toscana 1.28 Umbria 0.76 Val D’Aosta 0.37 Veneto 1.20.
Confermata anche l’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana che si sta stabilizzando intorno ai 40 anni. I focolai vedono un sempre minor coinvolgimento di persone anziane, in parte ad un aumento tra i casi importati e in parte all’identificazione di casi asintomatici tramite screening e ricerca dei contatti in fasce di età più basse. Questo comporta un rischio più basso nel breve periodo di un possibile sovraccarico dei servizi sanitari.
(da agenzie)
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