DECRETO SVUOTACARCERI, IL BLUFF LEGHISTA: NE USUFRUIRANNO 9.500 DETENUTI, DI CUI 2.936 EXTRACOMUNITARI
SI SONO CREATI L’ALIBI CHE NON SONO LORO A DECIDERE, MA IL MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA, IL QUALE NON POTRA’ CHE APPLICARE LA LEGGE DA LORO APPROVATA…HANNO FATTO INTENDERE CHE MOLTI STRANIERI CHE NON HANNO UN DOMICILIO, RESTERANNO IN GALERA: MA SU 3.987 BEN 2.936 HANNO UN DOMICILIO E 5.694 SONO ITALIANI
Il tema del decreto “svuotacarceri” lo abbiamo trattato qualche settimana fa: ricordiamo che il 10 marzo è stato presentato dal ministro della Giustizia il disegno di legge sulla detenzione domiciliare il quale prevede che i detenuti che si trovano oggi a scontare pene inferiori a 12 mesi, possano farlo agli arresti domiciliari. Alla base della proposta di Alfano, il fatto che le carceri sono sovraffollate oltri ogni limite.
In quell’occasione avevamo sottolineato la solita farsa leghista: a gennaio, quando Alfano presentò il progetto in Consiglio dei Ministri, nessun leghista alzò la manina per dissentire.
Quando poi si è trattato di tradurlo in pratica ed è divenuto di dominio pubblico, ecco Maroni imbracciare il sax e suonarci la solita stonata litania della Lega che “tutela il cittadino contro la criminalità ” e del “nessuna amnistia con la Lega al governo” .
Ma dato che di nuove carceri non se ne è costruita neanche una in due anni e che di far scontare la pena agli stranieri presso le strutture carcerarie nei Paesi di provenienza nessuno si è interessato, nonostante tante promesse e chiacchiere in tal senso, alla fine Alfano, nel timore di insurrezione estive negli istituti di pena, stipati all’inverosimile, ha pensato di alleggerirle con questa proposta.
Perchè la realtà , dati ufficiali di Franco Ionta, commissario straordinario per l’emergenza penitenziaria, alla mano, è la seguente: i detenuti nei 206 istituti penitenziari italiani sono 67.542 con un incremento mensile di 700 persone. Oltre 20.000 in più di quanto previsto e tollerabile.
L’indulto del 2006 ridusse i detenuti a 39.005, ma in 4 anni siamo tornati peggio di prima.
Le persone che si trovano oggi a scontare pene inferiori a 12 mesi, ovvero a cui resta da scontare solo un anno di carcere, sono 10.741.
A questo punto, la Lega ha fatto intendere all’opinione pubblica che, grazie all’intervento del sassofonista, in arte Maroni, non ci sarebbe stata alcuna uscita di massa dalle celle per imput del governo, ma solo una piccola parte (meno di 2.000), dopo una decisione nel merito da parte del giudice di sorveglianza.
Inoltre che in pratica sarebbero stati esclusi gli extracomunitari, in quanto tutti privi di un domiclio certo.
I buoni borghesi padani a questo punto hanno tirato una sniffata di sollievo e hanno ringraziato la Lega di lotta e di governo.
Ma per disgrazia loro, le cose non stanno così e a smentire il ministro ci ha pensato Ionta che non può che riferire la realtà dei numeri, dando per scontato che di fronte a una legge, il magistrato di sorveglianza concede automaticamente i domiciliari, se non per casi rari ed estremi di incompatibilità .
Ecco i dati ufficiali di Ionta: dei 10.741 interessati al provvedimento, 5.694 sono italiani, 790 stranieri comunitari e 3.987 extracomunitari.
Per accedere ai domiciliari occorre avere un domicilio certo, quindi le prime due categorie escono al gran completo.
Ma anche buona parte degli extracomunitari, in quanto su 3.987 unità , ben 2.936 hanno un domicilio certo.
Ionta conferma che usciranno almeno 9.500 detenuti.
Senza contare che anche i circa 1.000 detenuti senza domicilio certo nel frattempo troverano l’appoggio di qualche associazione o comunità e alla fine usciranno anche loro.
Fermo restando che siamo per la certezza della pena, vista l’incompetenza con cui si affronta in Italia l’emergenza carceraria, ritenendo prioritario assicurare ai detenuti condizioni di vita “umane” e degne di un Paese civile, non troviamo certo scandalosa l’iniziativa del ministro Alfano.
Troviamo più vergognosa l’ipocrisia di chi vuole ergersi a boia perenne, salvo far tirare la corda ad altri, per poter poi dire che non era d’accordo sull’esecuzione.
Piccolo inciso: se il Pdl avesse ogni tanto le palle per smascherare questi spacciatori di fumo, forse raccoglierebbe qualche voto di più al Nord.
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