FINI ALLE GRANDI MANOVRE: STA CREANDO UNA RETE DI AGGREGAZIONE SIA AL SUD CHE AL NORD
PATTO FEDERATIVO CON LA POLI BORTONE E L’MPA AL SUD, COLLABORAZIONE CON L’UNIONE ITALIANA DI LIBRANDI AL NORD… INTESA CON IL PRESIDENTE DI VALORE-IMPRESA CHE RACCOGLIE 180.000 PICCOLE E MEDIE IMPRESE E CON L’EX EUROPARLAMENTARE PDL MEZZAROMA…A GIUGNO LA CONVENTION SU “DEMOCRAZIA IDENTITARIA”
Le grandi manovre non si svolgono solo in Parlamento o all’interno dei gruppi del Pdl.
Il taglio che il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intende dare alla sua presenza critica all’interno del Pdl è quello sui contenuti, terreno in cui si trova sicuramente avvantaggiato dalla pochezza altrui.
Due giorni fa era a Firenze, per una “lectio magistralis” all’Università sul tema “Parlamento, federalismo e unità nazionale”.
E non ha perso occasione di precisare: “Eventuali spinte separatiste o autonomiste vanno respinte e il Parlamento deve vigilare affinchè la riforma federale dello Stato non comporti discriminazioni fra diversi territori. Nord e Sud non possono che crescere insieme. Il Parlamento, mentre si confronta sul federalismo fiscale e ricorda doverosamente i 150 anni dell’unità d’Italia, sono certo che saprà farsi garante di questo obiettivo”.
E ancora: “Le caratteristiche dell’italianità nascono dalla pluralità di territori che caratterizzano l’identità nazionale. Questa pluralità è un patrimonio unico in Europa e nel mondo e se non scade nel localismo è arricchimento, che fa dell’italianità un patrimonio inestimabile”.
Fino a una stoccata polemica, ricordando la figura di Cavour: “fu sempre immune dal cesarismo. Tenne sempre in grande considerazione il ruolo del Parlamento, tanto da affermare che la sola rappresentazione del popolo si trova in questa Camera”.
Ma intorno al Presidente della Camera si sono messi in moto diversi ingranaggi che hanno cominciato a girare.
A partire da quelli di più diretta emanazione: Farefuturo e Generazione Italia, aggregatori che hanno il compito di inglobare il maggior numero di parlamentari e amministratori locali (sono già 800).
Me le novità meno note e più rilevanti vengono dall’ambiente esterno: da un incontro con Adriana Poli Bortone, è nato un primo Patto federativo con “Io Sud” e l’Mpa siciliana, salutato con grande entusiasmo dalla dirigenza finiana. Al Nord è entrato nella partita l’imprenditore Librandi: la sua Unione italiana, con programmi antileghisti, si è presentata alle ultime regionali con risultati lusinghieri.
Sono stati fissati diversi convegni in un rapporto di collaborazione politica sulla direttrice Nord- Sud.
Sul territorio agiscono altri due personaggi di peso: Gianni Cicero, presidente di Valore-Impresa, sigla che raggruppa 180.000 medie e piccole imprese, coordinatore di Unirsi (che raccoglie le associazioni di categoria delle pmi) e l’ex europarlamentare azzurro Roberto Mezzaroma.
Per giugno è prevista una Convention sulla democrazia identitaria (“Il territorio è la mia patria”) e il rapporto con il federalismo a cui parteciperanno insieme tutti i soggetti prima indicati.
Un cartello che replicherà a Milano a settembre, stavolta con Fini presente, sul tema “Unità nazionale e riforme”.
Si sta mettendo fieno in cascina, dicono i finiani.
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