DOPO TRE MESI NEGLI STATI UNITI, BOLSONARO TORNA IN BRASILE MA LO ATTENDONO 20 INCHIESTE
SULLA SUA TESTA PENDONO LE ACCUSE DI SFORAMENTO NEL TETTO DELLE SPESE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE, QUELLE PER DIFFUSIONE DI FAKE NEWS, PER LA GESTIONE DELLA PANDEMIA, PER LE NOMINE DI COLLABORATORI… L’ULTIMA INCHIESTA RIGUARDA I GIOIELLI RICEVUTI DAI SAUDITI: INVECE DI CONSEGNARLI ALL’ARCHIVIO DI STATO, HA CERCATO DI PORTARSELI A CASA
«Ho 15 anni di esperienza nell’esercito, 28 anni come deputato e 4 come presidente. Non ho nessuna intenzione di fare il pensionato», ha chiarito ieri Jair Bolsonaro prima di imbarcarsi alla volta del Brasile dopo tre mesi di esilio volontario in Florida.
Il rientro del «Capitano», come ama farsi chiamare, non ha attirato la grande folla che molti si aspettavano: ad attenderlo poche centinaia di persone. l’ex presidente della destra populista ha chiarito che è tornato per sostenere la campagna delle amministrative del prossimo anno.
Bolsonaro è tornato per mettere in difficoltà Lula e di lanciare la riscossa della destra, anche se lui non dovrebbe essere eleggibile.
Perché ci sono oltre 20 inchieste giudiziarie sulla sua testa: da quelle per sforamento nel tetto delle spese per la campagna elettorale e per la diffusione di fake news, a quelle per la gestione della pandemia, per le nomine di collaboratori e altro.
Poi, soprattutto, ci sono le indagini sull’assalto ai palazzi del potere dell’8 gennaio scorso da parte dei suoi sostenitori, dopo la sconfitta alle urne. L’ultima inchiesta riguarda i gioielli ricevuti dagli emiri arabi. Invece di consegnarli all’archivio di Stato, avrebbe cercato di portarseli a casa.
(da Corriere della Sera)
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