ELEZIONI LOMBARDIA, SARA GIUDICE: “NON FIRMAI PER LA LISTA MINETTI, LA MIA FIRMA E’ STATA CONTRAFFATTA”
LA CONSIGLIERA DI ZONA PDL SENTITA IN PROCURA: “È FALSA LA MIA SOTTOSCRIZIONE AL LISTINO DI FORMIGONI”… SI ALLARGA L’INCHIESTA SULLE IRREGOLARITA’ DELLA LISTA FORMIGONI: AL VAGLIO CENTINAIA DI FIRME
Sulle elezioni lombarde che hanno portato alla Presidenza della Regione Roberto Formigoni, continuano a gravare ombre pesanti.
Dopo lo scandalo delle liste fermate e poi riammesse dalla giustizia amministrativa, e quello di presunte pressioni da parte di un gruppo di potere vicino alla cosiddetta P3, è ancora una volta il problema delle firme a tormentare i sogni del governatore.
Legato, però, questa volta, alla consigliera regionale più chiacchierata delle ultime settimane: Nicole Minetti.
La notizia arriva da Sara Giudice, già esponente del Pdl, che già quando si fece il nome dell’ex igienista dentale come candidata del listino bloccato di Formigoni, ebbe a protestare della scelta.
In un comunicato Sara afferma: “Il 26 febbraio 2011 sono stata convocata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Milano nella persona del Pubblico Ministero Alfredo Robledo, per essere sentita, in quanto persona informata sui fatti, in relazione all’apposizione della mia firma nell’elenco della lista Regionale ‘Per la Lombardia’, listino bloccato dell’On. Roberto Formigoni”.
E spiega: “La mia firma è assolutamente contraffatta, falsa; mai avrei firmato un listino bloccato con il nome di Nicole Minetti, soprattutto dopo la campagna che feci contro di lei ancor prima che fosse eletta. Mi sento offesa e usata. Ritengo opportuno sporgere immediatamente querela contro chi ha utilizzato il mio nome e cognome in modo palesemente artefatto”.
La consigliera di zona è battagliera: “Fino ad alcuni giorni fa, il Pdl sosteneva che io non fossi mai stata iscritta nel partito, mentre invece l’anno scorso aveva pensato bene di utilizzare addirittura la mia firma in modo illegale, strumentalizzando così la mia persona. Questa è la conferma che l’elezione di Nicole Minetti e di tutto il listino bloccato di Formigoni, sicuramente per quanto attiene alla mia firma, è assolutamente illegittimo”.
La pensano così anche i Radicali, che con Marco Cappato da mesi combattono contro questa elezione-truffa.
“Da un anno aspettiamo giustizia. Formigoni non ha mai chiesto scusa per aver detto che noi avevamo manipolato i moduli e non riconosce l’evidente falsità delle cose fatte sotto il suo nome. Non è adeguato a governare la Lombardia”.
È lui che se ne deve andare, spiega Cappato: “Fa ridere chiedere le dimissioni della Minetti. Sono i responsabili politici che devono pagare”.
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