“ERO UN VU’ CUMPRA, OGGI MIO FIGLIO FA L’AVVOCATO”: LA STORIA DI ALI’ E DEI SUOI SACRIFICI
OGNI CENTESIMO PER LO STUDIO DEI SUOI FIGLI
È la storia contenuta in un romanzo, quello scritto da Francesca Fialdini nel libro “Il sogno di un venditore di accendini”, ma è soprattutto una storia vera, quella di Alì, arrivato dal Senegal in Italia con il sogno di un futuro migliore.
Il Corriere della Sera racconta la vita di un ‘vu cumprà ‘ che ha venduto accendini per le strade di Milano per molto tempo, prima di realizzare le promesse di una casa e una famiglia che aveva fatto alla moglie.
Sono passati quasi trent’anni. Oggi Alì vive a Casalpusterlengo, alle porte di Lodi, con la moglie e i suoi tre figli.
E i sogni coltivati con fatica e tenacia hanno dato forse più frutti di quanti lui stesso ne aspettasse.
La casa tanto desiderata, un lavoro da operaio per lui e uno da domestica per sua mogie. Stipendi modesti ma Alì se li è fatti bastare: ha risparmiato un centesimo dopo l’altro per l’istruzione dei suoi figli e adesso il suo primogenito Abdoulaye Mbodj, per tutti Abdou, è il primo avvocato africano del Foro di Milano, sua figlia è ingegnera civile e il terzo arrivato studia come perito agrario.
Nel libro della Fialdini, inviata e conduttrice rai, ci sono elementi romanzati come le lettere che Alì mandava a sua moglie, ma si tratta soprattutto di una storia di vita vissuta, di riscatto ma anche di solidarietà .
Francesca ha conosciuto Abdou durante una premiazione, ha ascoltato la storia della sua famiglia e, come dice lei, “ne sono rimasta catturata, perchè contiene in sè tutta la forza, l’umanità e la bellezza di chi sa lottare fino in fondo per realizzare i suoi sogni”. Ma è anche una bella storia di mani tese, di italiani che hanno aiutato ogni volta che hanno potuto
La storia di Alì e del successo di suo figlio Abdoulaye (per tutti Abdou), nonostante la bellezza, continua purtroppo a rappresentare un unicum.
Abdou giura che «mai una volta mi sono sentito discriminato» e ricorda con emozione il suo primo giorno di scuola, «quando mi sono presentato col grembiule, scortato da papà e dal nostro vicino, diventato un amico fraterno».
È stato tanto tempo fa. L’avvocato Abdou adesso ha 31 anni.
Molti, moltissimi altri dopo di lui non ce l’hanno fatta.
Ed è a loro che Francesca dedica il suo libro.
(da “Huffingtonpost”)
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