EUROVISION, I KALUSH ORCHESTRA DOPO LA VITTORIA: “ORA TORNIAMO IN UCRAINA PER DIFENDERE IL NOSTRO PAESE”
IL FRONTMAN DOMANI COMPIE 28 ANNI
La conferenza stampa alla fine di questa edizione dell’Eurovision Song Contest oscilla tra due mondi. C’è un’aria leggera. Si tratta dell’appuntamento che chiude ufficialmente tutta questa carovana.
E poi c’è il pensiero della guerra, della fine di una tregua pop che ha permesso di staccare per qualche giorno dalla normalità dei bombardamenti, degli ultimatum e delle foto dei feriti. I Kalush Orchestra entrano tutti insieme.
Sono circa le 2 di notte e hanno appena finito di festeggiare la loro vittoria sul palco. Cominciano le domande dei giornalisti. La prima è affidata a Iryna Shafinska, una ragazza che veste un completo su cui sono ricamate bandiere dell’Ucraina con sopra il nome delle città bombardate dall’esercito russo. Irina si complimenta con i Kalush Orchestra e poi viene invitata a salire sul palco. Sono pochi gli ucraini che si trovano all’Eurovision ma in quel momento si stringono tutti in un abbraccio nella conferenza che celebra la loro vittoria.
«Difenderemo il nostro Paese»
Dopo la vittoria all’Eurovision Song Contest i Kalush Orchestra torneranno in Ucraina. Il frontman della band Oleg Psyuk il 16 maggio compie 28 anni e ha tutta l’intenzione di passare il suo compleanno con la fidanzata e la madre, a cui è dedicata la canzone con cui si è presentata la band. Tutte e due si trovano in Ucraina, dove la band tornerà nei prossimi giorni: «Torneremo in Ucraina. È difficile pensare a come diventerà la nostra vita. Questa è la prima volta che vinco un Eurovision. Ma sicuramente lotteremo nel modo migliore per difendere il nostro Paese. Come farebbe ogni ucraino». E sulla possibile squalifica per la frase su Mariupol: «Pronti a correre il rischio della squalifica. Era importante parlarne».
«L’anno prossimo ospiteremo l’Eurovision in Ucraina»
Il Paese in cui si tiene l’Eurovision è quello che ha vinto l’edizione precedente. È una regola chiara che vale quasi per tutti i partecipanti. L’unica nazione che è obbligata a scegliere un Paese ospitante in caso di vittoria è l’Australia: organizzare un festival europeo in un continente che ha un fuso orario completamente diverso dall’Europa non è il modo migliore di coinvolgere il pubblico e convincere gli inserzionisti a comprare gli spazi pubblicitari. Molte domande quindi sono sul futuro dell’Eurovision, un futuro che i Kalush Orchestra vedono solo in Ucraina: «L’anno prossimo saremo contenti di ospitare l’Eurovision nel nostro Paese. Un Paese che sarà finalmente felice».
La stessa linea è stata confermata anche dal presidente Volodymyr Zelensky. Dopo aver chiesto ai cittadini europei di votare per l’Ucraina, Zelensky ha chiarito che il prossimo Eurovision si terrà proprio a Mariupol:
«La nostra musica conquista l’Europa. Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa! L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà l’Eurovision! Per la terza volta nella sua storia.. Faremo di tutto per ospitare un giorno i partecipanti e gli ospiti dell’Eurovision a Mariupol. Libera, tranquilla, restaurata! Grazie per la vittoria della Kalush Orchestra e a tutti quelli che ci hanno votato!»
(da agenzie)
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