FASSINA FA RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO, LUNEDI’ LA DECISIONE
META’ DEI VOTI VERSO L’ASTENSIONE, IL 25% ALLA RAGGI E L’ALTRO 25% A GIACHETTI… MA QUALCUNO NON ESCLUDE ERRORI VOLONTARI
E’ stato depositato ufficialmente al Consiglio di Stato l’appello contro la sentenza con la quale nella tarda serata di ieri il Tar del Lazio ha confermato l’esclusione delle liste di appoggio alla candidatura di Stefano Fassina a sindaco di Roma per le consultazioni del 5 giugno prossimo. La terza sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Luigi Maruotti, deciderà lunedì sull’appello proposto. L’udienza è stata fissata alle 12.
“Qualche speranza ce l’avevamo. Purtroppo ha prevalso il piano formale su quello sostanziale. Comunque non ci arrendiamo” dice alla Stampa Stefano Fassina.
La metà dei suoi, dice, ora si asterrà .
“Io mi assumo la responsabilità politica di quello che è successo. Certo, siamo arrivati all’appuntamento un po’ affaticati e con una discussione al nostro interno perchè c’era chi aveva altre posizioni e voleva un’alleanza col Pd. Ma da qui a dire che qualcuno abbia giocato sporco ce ne corre. Io personalmente non lo penso. Sono sicuro che gli errori siano stati involontari”.
“Una ricerca dice che il 50 per cento finirà in astensione, un 25 per cento a Virginia Raggi dei 5 Stelle e un 25 per cento a Roberto Giachetti”, dice sui voti della sua lista. Il suo voto? “Guardi, non lo so e vorrei che lo decidessimo tutti insieme, a cominciare dall’assemblea che faremo martedì prossimo con i nostri 400 candidati”.
Quando a novembre ha detto che tra Pd e Cinque stelle avrebbe scelto questi ultimi Fassina spiega che parlava “di un’ipotesi nazionale e non romana”.
“Peraltro non ero nemmeno candidato ancora. Era solo un’ipotesi, magari polemica nei confronti di Renzi, ma solo un’ipotesi”, dice.
(da agenzie)
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