FLAT TAX? 2020, ODISSEA NELLO SPAZIO, SE NE PARLA FORSE TRA UN ANNO E MEZZO
INIZIA LA POLITICA DELLA PRESA PER I FONDELLI: TUTTE LE PROMESSE CON CUI HANNO VINTO LE ELEZIONI RINVIATE SINE DIE… OGGI IL LEGHISTA BAGNAI HA POSTICIPATO ANCHE LA FLAT TAX
Potrebbe esserci una partenza in due tempi per la flat tax.
Lo ha spiegato Alberto Bagnai, parlamentare della Lega e uno tra i nomi considerati più probabili come possibile sottosegretario all’Economia.
“Mi sembra che ci sia un accordo sul fatto di far partire la Flat tax sui redditi di impresa a partire dall’anno prossimo. E poi a partire dal secondo anno si prevede di applicarla alle famiglie”, ha detto ospite della trasmissione Agorà .
Di fatto, secondo le indicazioni del senatore leghista, per le imprese l’aliquota unica, già in vigore al 24%, scenderebbe a partire dal 2019 mentre per le famiglie l’appuntamento sarebbe quindi rinviato al 2020.
“È Inconcepibile un livello di ignoranza e approssimazione simile”, attacca Luigi Marattin, parlamentare del Pd.
“La flat tax sui redditi di impresa esiste da qualche decennio. Prima si chiamava Irpeg, e ora si chiama Ires, e tassa proporzionalmente i redditi delle società di capitali. E a ridurla – dal 27,5% al 24% – è stato il governo Renzi. Nel caso il futuro sottosegretario Bagnai si riferisse, invece, agli utili di impresa delle società di persone, anche quella esiste già : si chiama iri, e l’ha fatta sempre il governo Renzi”.
In pratica la tassa sulle imprese diminuirebbe di appena 4 punti, mentre per i privati tutto rinviato di un anno e mezzo.
E in un anno e mezzo ne succedono di cose (comprese le elezioni europee).
Addio alle promesse anche per reddito di cittadinanza con la scusa che prima “bisogna potenziare i centro per l’impiego” (altro anno e mezzo)
(da agenzie)
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