FORCOLIN, BARBISAN E MONTAGNOLI: I TRE CONSIGLIERI REGIONALI DELLA LEGA IN VENETO CHE HANNO PRESO IL BONUS DI 600 EURO, UNO E’ IL VICE DI ZAIA
CHI DICE CHE LI HANNO DATI IN BENEFICIENZA E UNO CHE NON L’HA ANCORA RICEVUTO… LA LEGA TRAVOLTA DALLO SCANDALO
Il veneziano Gianluca Forcolin, vice governatore e i consiglieri regionali Riccardo Barbisan (Treviso) e Alessandro Montagnoli (Verona) avrebbero fatto richiesta del bonus a sostegno delle partite Iva di 600 euro.
Qualcuno di loro mostra i bonifici per spiegare che ha dato i soldi in beneficenza
A partire proprio da Forcolin che sintetizza: «Sono socio di uno studio associato tributaristi, tre soci e sette impiegate. Io ovviamente sono con una percentuale ridotta visto l’incarico politico. Nel periodo Covid lo studio ha richiesto, come tutti, di ottenere le risorse previste dal governo per far fronte alle inevitabili spese di gestione
Il sottoscritto non ha ricevuto un solo centesimo, inclusi i famosi 600 euro». Il vicepresidente spiega poi che la richiesta è stata fatta dalla sua socia e che l’ha scoperto solo ora. La domanda comunque sarebbe stata respinta. «Resto a disposizione del partito, spero che questo non azzeri 5 anni di etica e impegno morale».
Poi c’è Barbisan che mostra il bonifico fatto il giorno dopo: «Il 5 maggio ricevo 600 euro dall’Inps. Non capisco cosa siano, chiamo la banca, chiamo il commercialista cui ho affidato da tempo le mie credenziali Inps e lui mi spiega “è il bonus, ho fatto richiesta e te l’hanno concesso”. Esattamente il giorno dopo, ho i bonifici che lo provano, verso l’intera somma sul conto corrente che in Comune a Treviso — io sono anche consigliere comunale- avevamo aperto per le famiglie in difficoltà . Nelle stesse ore do indicazioni al mio commercialista di non richiedere altri bonus».
«Quei 600 euro sono contento di averli “tolti” a Roma e dati a Treviso che era stata penalizzata. Treviso aveva ricevuto molti meno soldi di città simili per popolazione”
Vista la bufera mediatica che si è scatenata, però, qualche dubbio sopraggiunge: «Avrò commesso la leggerezza di non dire al commercialista di non fare richiesta, certo, ma ad essere sincero non pensavo di rientrare fra gli aventi diritto dato che come consigliere regionale sono in una posizione fortunata.. Se qualcuno si è sentito offeso chiedo scusa ma ho recuperato subito».
Anche Montagnoli ha detto di aver donato i 600 euro (senza fornire dettagli)
(da “NextQuotidiano”)
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