GALLARATE: ALLEANZE VARIABILI O POLTRONE SICURE ?
L’ASSURDA ALLEANZA ELETTORALE TRA FUTURO E LIBERTA’ E LEGA PER APPOGGIARE UN CANDIDATO SINDACO LEGHISTA STA SUSCITANDO UNA RIVOLTA NELLA LOCALE BASE FUTURISTA… BASTA COI MANEGGIONI LOCALI SENZA ANIMA E SENZA IDEALI CHE PENSANO SOLO AI PROPRI INTERESSI
Per dare voce alla base di Fli, pubblichiamo i contributi di due militanti di Gallarate, giustamente indignati per la “porcata” della lista che vede alleati i razzisti e i secessionisti padani con i futuristi.
Scelta immotivata e su cui a Roma nessuno si indigna.
Nemmeno Urso, sempre così attento a bacchettare le intese “fascio-comuniste” come quella di Latina.
Ci rivolgiamo a Fini per capire dove ci stanno portando i nostri dirigenti regionali e varesini.
La questione è evidente, è l’accordo tra i finiani di Ferrazzi e Lega a Gallarate.
Una volta si diceva “la politica è l’arte del possibile” però a tutto c’è un limite.
Noi della base della prima ora siamo gente del popolo ed al popolo ci rifacciamo e vorremmo capire dove andiamo.
I motivi sono i seguenti: il nostro responsabile provinciale si presenta con una lista civica, come mai?
Di solito quando si scende in campo con una forza nuova si sente la necessità ed anche l’orgoglio di presentarsi agli elettori per capire il peso effettivo della nuova formazione.
A Gallarate si sceglie un’altra via meno impegnativa, la lista civica con un candidato sindaco di un altro partito!
Non è che forse qualcuno ha paura di esporsi, di non essere così trainante dopo aver puntato i piedi per essere il numero della provincia?
Il candidato sindaco scelto da Bossi mentre era dal dentista la dice lunga sullo spirito democratico che permea la Lega, ma questi sono affari loro?
Non direi visto che “il soldato” Giovanna Bianchi Clerici” occupa una poltrona pubblica importante nel Consiglio di Amministrazione della Rai.
E non può dire di no a Bossi, ma nel caso vincesse le elezioni (si fa per dire…) che farà , lascerà la ben pagata poltrona per dedicarsi a Gallarate?
Nel Pdl sono sbigottiti, come dichiara il candidato sindaco,: “Ritengo che nel Carroccio ci sia molta confusione. All’inizio avevano lanciato Ugo Gaspari, che rimane la candidatura migliore. Poi per i loro scontri interni hanno puntato su Stefano Gualandris, una candidatura debole voluta da Marco Reguzzoni. Alla fine Bossi si è reso conto che era sbagliato, ed ha cercato di tamponare con Giovanna Bianchi Clerici, che obiettivamente resta una buona scelta. Ma pagheranno la loro confusione. Gli elettori non capiranno”.
Non ci sono alleanze Fli-Lega a Busto e Varese, gli altri comuni importanti della provincia, mentre a Gallarate ci si muove diversamente.
E’ uno scenario da Prima Repubblica, quella delle “ convergenze parallele”, in cui si danno segnali discordanti per poi chiudere partite importanti sulle spalle dei cittadini.
Gallarate scenario alternativo, modello di un nuovo progetto politico? Così almeno ci viene suggerito dal nostro responsabile regionale.
Se fosse così perchè partire da Gallarate e non da Varese o Busto oppure da Milano?
Che interesse avrebbe Umberto Bossi a osteggiare il Pdl creando una tale frattura?
Anche a Varese i rapporti non sono idilliaci tra gli alleati, eppure sono stati ricomposti buttando fuori Fli come negli altri comuni, ora è successo qualcosa che non sappiamo?
Sono scontri interni alla Lega, mettendo da parte Gualandris, uomo di Reguzzoni?
Ci si può fidare della Lega, che fino a ieri ha governato a Gallarate, pur con distinguo ed ora Umberto Bossi dice: «Vincere a tutti costi!».
Certo se fossi un leghista direi: la base l’avete sentita? Sicuri che ieri Fli faceva schifo ed oggi è alleato tanto da offrirgli la poltrona di vice-sindaco?
Ma guardiamo all’interno di Fli: «malagestione del PdL gallaratese», come la definisce senza mezzi termini Luca Ferrazzi, sarebbe il punto fondamentale che avrebbe fatto scegliere l’alleanza con la Lega?
L’accordo innaturale però ha fatto il giro dell’Italia, Fli è il partito dell’Unità Nazionale, la Lega che brucia il tricolore, che scappa quando si canta l’Inno, la Lega dei Padani!
Il candidato sindaco di “Libertà per Gallarate” dichiara: “Voglio amministrare non fare affari”, e aprire alla società civile: “Stiamo preparando un dettagliato programma politico — spiega ancora- che parta da un aspetto fondamentale: dare ascolto alle associazioni sul territorio per determinare un cambiamento vero. Basta con quei partiti che non accettano il dialogo, che impongono strategie dall’alto: la nostra strada non sarà questa. Quella che ormai governa Gallarate è una classe dirigente isolata che ha perso i pezzi : prima l’Udc, poi la Lega, poi Futuro e Libertà . Non rappresenta più nessuno. E’ ora di cambiare davvero”.Il testo dell’accordo non prevede cose avveniristiche sul sociale e politico di sicuro il vice-sindaco e un assessore da definire per la lista civica-finiana ( alla gallaratese).
In conclusione ci sembra di capire che non si tratta di chissà quale progetto politico innovativo, che non porterà da nessuna parte perchè avversato sia dalla base leghista che dai futuristi puri, e mette alla luce disagi interni alla Lega, ponendo in dubbio la governabilità di Gallarate.
Avremmo preferito un messaggio forte e chiaro: Fli è l’altro centro-destra quello vero e genuino, quello dei valori, dell’Unità Nazionale, della legalità , dei giovani e del futuro, non dei vecchi marpioni della politica che per avere una poltrona fanno accordi col diavolo.
Accordi che alla fine saranno un boomerang politico, ma l’intento è chiaro: io dò una cosa a te e tu dai una cosa a me….
Giuseppe Criseo
www.ilfiniano.it
Ricordiamo tutti (almeno noi che il 22 Aprile siamo rimasti incollati alla TV ed avevamo già una scelta nel cuore) il suo splendido discorso, vibrante nei contenuti e nei toni, un discorso di valori, di dignità , di condanna a chi non aveva attuato alcuno dei punti programmatici indicati dal gruppo AN perchè sottomesso alla volontà ed alle indicazioni della Lega.
Quella Lega che non è destra nè sinistra, ma è secessione e razzismo, che criticava Roma e poi una volta raggiunta Roma ha imparato così bene da essere il più abile partito nel procacciarsi posti al sole e Presidenze di cda.
Un Partito che ha illuso la gente facendo credere che avrebbe lavorato per loro, e che nei Comuni dove detiene il potere (ad es. Varese) si disinteressa completamente dei bisogni dei cittadini.
Il volontariato per loro è un “corpo estraneo”, l’assessorato alla Cultura oramai è per prassi delega in mano al Sindaco che semplicemente la ignora..tanto c’è sempre qualche privato che si dà da fare e supplisce.
E non entriamo nel merito della cementificazione selvaggia, i buchi nelle municipalizzate etc etc.
Non condivido chi ha fatto questa scelta: su Gallarate la spaccatura tra Pdl (F.I. e A.N.) da una parte e Lega dall’altra è storia vecchia, risale a tensioni nate durante la prima giunta Mucci dove erano insieme, dopo di allora già nel 2006 avevano corso l’un contro l’altra armata, ed ancora nel 2011 -prima dell’accordo con Fli (mascherata malamente da Lista Civica)- era scontato che sarebbe stata una guerra tra di loro.
E allora perchè schierarsi con la Lega?
Comunque sarebbe stato uno scontro feroce tra quei 2 Partiti.
E’ stato detto ad un giornale locale che i finiani corrono con la Lega perchè condannano la gestione padronale di Gallarate.
Vero, è stata una gestione padronale, ma non solo negli ultimi 3 mesi cioè da quando è stata tolta la Pres. di un cda a Liccati e – prima di essere buttati anche loro fuori – l’assessore Carabelli e altri membri di cda in quota Fli sono usciti. Quella gestione è stata così da anni, già dalla prima giunta Mucci, e durante tutto il secondo mandato..quando l’attuale Coord. provinciale di Fli coordinava A.N. in sinergia ed amicizia con il “patron” di F.I. Nino Caianiello, e in quota A.N. Vicesindaco, assessori e Consiglieri comunali.
Allora qual’è la verità , l’unica che rimane e che comunque è colta dalla gente: c’è la possibilità di tornare ad avere degli spazi di Governo, Fli ci si butta!.
Qualsiasi altra valutazione politica avrebbe forse potuto essere recepita se in quella lista non ci fossero state persone che fino a 3 mesi fa erano parte integrante del Governo cittadino.
E se Lega e Pdl avessero ipotizzato una qualsiasi forma di accordo.
Certo, per un Partito qualsiasi l’ipotesi di un ViceSindaco ( e chissà che altro, Bossi quando si muove personalmente mi dicono è generoso) potrebbe essere allettante, ma io credo che per il progetto di Fini, per quanto ci ha detto a Mirabello, e poi a Bastia ed ancora a Rho, le tattiche per uno spazietto debbano lasciare il posto a strategie a lungo respiro, dobbiamo ancora crearci un immagine, consolidarci con dei riferimenti qualificati e qualificanti nell’immaginario collettivo, ed io credo che questo sarebbe stato il momento per giocare la Partita della linearità , della saldezza dei principi, della volontà di proporre un’alternativa a delle vecchie logiche da 1a Repubblica che sempre più allontanano la gente dalla Politica.
A mio parere sarebbe stato opportuno mantenere la linea del Terzo Polo ovunque e, laddove non praticabile, alleanze con Liste civiche o soli.
Forse Fli riuscirà a prendere un Vicesindaco a Gallarate, ma sarà con un Partito col quale non condividiamo nulla, e sappiamo tutti che su Varese la Lega è quella Doc, quella dei celoduristi che sparerebbero agli immigrati e che scrivono il Manifesto Leghista sulla Razza.
Scusatemi se, schifata, mi dissocio.
Laura
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