GINO STRADA, TREMILA PERSONE ALLA CAMERA ARDENTE DEL PADRE DI EMERGENCY: RESTERA’ APERTA FINO A LUNEDI’
CENTINAIA IN CODA GIA’ DUE ORE PRIMA DELL’APERTURA: “VOLA ALTO, TI ABBRACCIAMO PER SEMPRE”
Circa 3mila persone si sono recate già alla camera ardente di Gino Strada, il fondatore di Emergency, aperta sabato a Milano.
L’urna con le ceneri del medico si trova nella sede milanese dell’Ong, in via Santa Croce. Tra i primi a rendere omaggio è stato il sindaco Giuseppe Sala, che al suo arrivo a “Casa Emergency” ha detto: “Sono qui nella duplice veste di sindaco e di amico. Con me ho tanti ricordi di momenti vissuti assieme”.
“Di Gino apprezzavo quello che ha fatto, ma secondo me aveva una caratteristica particolare: conoscendo molta gente importante, che ha fatto cose, che ha avuto vite significative – ha aggiunto il primo cittadino di Milano -, lui non parlava mai al passato, non sentiva mai il bisogno di dire ‘ho fatto’, ‘ho detto’, ma guardava sempre avanti, guardava al futuro e in questo era veramente straordinario e unico”.
A proposito invece della possibilità che la città di Milano possa dedicare una via o un luogo a Gino Strada, Sala ha risposto: “Ho sentito la moglie e la presidente di Emergency in questi giorni, ma abbiamo deciso per ora di pensare solo a questa giornata. Credo che sia importante dedicargli qualcosa che rimanga, ma anche un momento di ricordo, come credo abbia voluto lui. Un momento anche allegro, anche vivo. Però ci penseremo a valle di questa giornata”.
Fin dal primo pomeriggio centinaia di persone si sono messe in coda sotto il sole in attesa dell’apertura della camera ardente, per l’ultimo saluto a Strada.
Si sono visti la vicesindaca Anna Scavuzzo, l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti accompagnato dalla moglie Milly e dal figlio Angelomario, l’attore Flavio Insinna, il segretario della Cgil Maurizio Landini, il presidente del gruppo Abele-Libera, accolto da uno scroscio di applausi, don Luigi Ciotti, il sottosegretario ai rapporti internazionali della Regione Lombardia Alan Rizzi, l’ex leader di Democrazia proletaria Mario Capanna. La camera ardente sarà visitabile domenica dalle 10 alle 22 e lunedì dalle 10 alle 14.
“Strada ha creato comunità di valori forti” Rossella Miccio, presidente di Emergency, ha commentato così la lunga fila di persone in attesa di dare l’ultimo saluto a Strada: “Gino ha saputo creare una comunità di persone legate da principi e valori forti che vanno al di la’ delle barriere, dei colori della pelle e delle religioni. Credo che questo sia davvero il messaggio forte che ci lascia e che ci impegniamo a portare avanti”. Presente anche Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione antimafia Libera. “Se c’è una parola che Gino Strada pronuncerebbe oggi, sarebbe ‘coraggiò e ‘urgenza’, perché quello che sta succedendo ha bisogno di una risposta immediata da parte di tutti con responsabilità”, ha detto dopo la sua visita. “Questa coda urla che è necessario essere attenti a sostenere e incoraggiare”, ha aggiunto don Ciotti. “Ho visto che tante persone, tanti volontari, che sono venuti qui contro quell’olocausto che si sta consumando nei nostri mari. Ci sono degli olocausti che hanno bisogno del nostro impegno, della nostra responsabilità, lo chiediamo alla politica, perché questa è un’Europa che fa più cassa comune che casa comune”, ha aggiunto. “Il mio modo per rendere viva la sua memoria è fare in modo che non diventi cronaca, ma diventi testimonianza per graffiare di più le coscienze anche per rispetto con quello che sta succedendo in questo momento”.
(da agenzie)
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