GIOVANARDI INDAGATO DALL’ANTIMAFIA: PRESSIONI INDEBITE PER SALVARE DALL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA UNA SOCIETA’ CONDIZIONATA DALLE COSCHE
AVREBBE UTILIZZATO NOTIZIE RISERVATE E FATTO PRESSIONI A FAVORE DI UNA SOCIETA’ DI COSTRUZIONI MODENESE, LA BIANCHINI ESCLUSA DAI LAVORI PUBBLICI PERCHE’ IN RAPPORTI CON LA ‘NDRANGHETA
Il senatore Carlo Giovanardi è indagato per rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e minaccia o violenza a un corpo politico, amministrativo o giudiziario dello Stato, con l’aggravante di aver agevolato l’associazione mafiosa al centro dei processi Aemilia.
Giovanardi, secondo l’accusa ricostruita dal settimanale L’Espresso, avrebbe utilizzato notizie riservate e fatto pressioni indebite per salvare dall’interdittiva antimafia del prefetto una società di costruzioni modenese, la Bianchini, esclusa dai lavori pubblici perchè condizionata dalle cosche: il titolare è attualmente a processo.
Giovanardi, in pratica, avrebbe utilizzato notizie riservate e fatto pressioni indebite per salvare dall’interdittiva antimafia del prefetto una società di costruzioni modenese, esclusa dai lavori pubblici perchè condizionata dalle cosche.
Il titolare dell’azienda Bianchini costruzioni è sotto processo per concorso esterno alla mafia a Reggio Emilia, insieme ai capi bastone dell’organizzazione criminale.
Ma il senatore, è l’ipotesi degli inquirenti, non si è fatto alcuno scrupolo nel montare una campagna contro prefetti, investigatori e magistratura, per tutelare un imprenditore che con gli uomini del padrino Nicolino Grande Aracri andava a braccetto.
Con i titolari di questa azienda di San Felice, paesone colpito pesantemente dal sisma del 2012, l’ex ministro si è incontrato varie volte. Anche nel suo studio.
Per il politico modenese i Bianchini sono imprenditori seri, guai a chi lo mette in dubbio. E per questo vanno difesi senza remore, nonostante le pesanti accuse dell’antimafia e il primo pentito della cosca emiliana che ha riempito decine di verbali sugli affari portati avanti con la complicità dell’imprenditore modenese, che oltre a fare la parte del leone nella ricostruzione post terremoto aveva ottenuto lavori anche nei cantieri Expo di Milano.
(da “NextQuotidiano“)
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