GIUSTIZIA, SI AGGRAVA LA POSIZIONE DI MARINE LE PEN: SOLDI PUBBLICI USATI PER FINI PERSONALI
IL GIUDICE IPOTIZZA UN REATO PIU’ GRAVE, RISCHIA 10 ANNI DI GALERA
Quelli che se la prendono con i migranti ma poi non rinunciano al loro magna-magna, alle furberie a spese dei contribuenti: si aggrava la situazione giudiziaria di Marine Le Pen.
Al termine dell’interrogatorio, al tribunale di Parigi, i giudici hanno “riqualificato” e “aggravato” il capo di imputazione contro la leader del Rassemblement National (ex Front National) nella vicenda dei presunti impieghi fittizi al Parlamento europeo.
Il capo di imputazione passa da “abuso di fiducia” a “distrazione di fondi pubblici”
«Non c’è alcun fatto nuovo, ma una riqualificazione», ha confermato Le Pen, che questa mattina, dinanzi ai giudici francesi, è rimasta in silenzio.
In Francia, il reato di “sottrazione di fondi pubblici” è punibile con condanne fino a 10 anni di prigione e un milione di euro di multa, contro i tre anni di prigione e i 375’000 euro di multa per l'”abuso di fiducia”.
(da Globalist)
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