GLI INTOLLERANTI DEL NO: SANTORO LI CRITICA E SI BECCA DEL “TRADITORE”
IL REFERENDUM SEMPRE PIU’ UNA GUERRA PER BANDE
“Santoro, ho sempre tifato per te, ho mandato soldi per il tuo programma. Adesso sei un’altra delusione della mia vita. Auguri x il posticino in RAI che hai barattato con la tua dignità “.
E’ solo uno dei tanti messaggi apparsi sulla bacheca di Servizio Pubblico, la trasmissione che ha condotto Michele Santoro.
L’11 novembre il giornalista ha pubblicato una lettera nella quale esprime diverse critiche nei confronti del fronte del No.
Santoro, pur condividendo diverse perplessità sulla riforma costituzionale che sarà sottoposta al referendum il 4 dicembre, come le modalità di scelta dei senatori e, de relato, sulla legge elettorale, invita tuttavia a considerare che i punti deboli del ddl Boschi potranno poi essere successivamente modificati e di non votare per o contro il presidente del Consiglio.
La lettera si conclude così:
Fate finta che il No abbia già vinto e che Renzi sia scomparso dalla scena. E provate a immaginare cosa accadrà , in che maniera il Paese ne uscirà più forte e le istituzioni più solide e più democratiche. Con un’altra apocalisse? La riforma poteva essere più condivisa? Certo. Scritta meglio? Certo. Ma se vince il No i diritti di noi cittadini si rafforzeranno? La democrazia sarà più forte? Il governo più capace di affrontare le sfide internazionali? Vi prego, non rispondete con un’altra domanda. O col solito vaffanculo.
Da molti la lettera è stata interpretata come un’adesione alle ragioni del Sì.
E subito ha scatenato polemiche: “Ormai tu e Benigni siete visti come traditori….. Come se voi, ognuno nel suo genere grandi artisti e giornalisti, aveste bisogno di una forma di captatio benevolentiae, da parte del potente di turno”, commenta un utente.
“Ti ho sempre ammirato ma non capisco il tuo “si” al referendum..”, aggiunge un altro. Scrive un altro utente”:Ma può essere così smaccatamente di parte (PD) un “giornalista” che dovrebbe avere una trasmissione nella rete pubblica?”.
Le critiche sono diverse tant’è che ieri Santoro ha pubblicato un post su Facebook in cui afferma che “dopo la mia lettera di venerdì, sono arrivati una valanga di commenti che sto leggendo uno per uno. Per il momento voglio ringraziarvi per il tono generale di questa discussione e invitarvi a non prendere in considerazione le strumentalizzazioni politiche che di essa si fanno. Grazie ancora e continuiamo a discutere liberamente, rispettando le idee di tutti”.
La posizione di Santoro ha diviso a metà la platea dei fan che seguono il giornalista.
Ci sono infatti anche diverse persone che si dicono d’accordo con lui: “Condivido totalmente. Poi nessuno si ricorderà più perchè ha votato o fatto propaganda per il no. E passeremo altri decenni a fare squisite analisi filosofiche, mentre il mondo cambierà ancora e altre generazioni aspetteranno …”, scrive Giuseppina.
E Anna: “Bravo Santoro e come sempre ha ragione. La rabbia è la cattiva consigliera , porta alle scelte sbagliate. Tra tutti i nostri politici Renzi è più capace . Il nostro nemico pubblico non è Renzi ma il grande debito pubblico che tanti ignorano e non sanno di che si tratta. Voterò SI”.
(da “Huffingtonpost”)
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