GORINO, DIETRO LE QUINTE: QUALCUNO E’ ANDATO A LEZIONE DI ODIO ANTI-ISLAMICO DAL PARROCO DON PACCAGNELLA
SECONDA PUNTATA SU CHI C’E’ DIETRO LA RIVOLTA “SPONTANEA”… ECCO IL CARTELLO CHE INVITA TUTTI I MUSULMANI AD ANDARSENE NEL CALIFFATO: DA OLTRE UN ANNO ESPOSTO DAL SACERDOTE DENTRO E DAVANTI ALLA CHIESA
Non accennano a spegnersi le polemiche divampate attorno a Goro e alla frazione di Gorino dopo l’exploit razzista che ha fatto conoscere a tutta Italia il lato peggiore di quella comunità affacciata sull’Adriatico tra Veneto ed Emilia Romagna.
La resistenza è finita e gli “eroi” sono tornati a casa o a pesca, quasi tutti, quelli venuti “da fuori” ovvero i leghisti partiti da Ferrara per dare manforte sulle barricate di bancali continuano su Facebook la loro campagna contro immigrati e rifugiati.
Come spesso accade in questi casi però, con il passare dei giorni e il raffreddarsi delle notizie vengono trovati e portati alla luce tutti gli “scheletri nell’armadio”.
La notizia di oggi è un’altra, ne danno conto diverse agenzie di stampa che riferiscono di un cartello esposto dentro e fuori la chiesa di Gorino, della quale è parroco da 25 Don Paolo Paccagnella.
Il cartello si rivolge ai fedeli musulmani, invitandoli ad andare “nel loro califfato in Iraq”
Visto che noi siamo, per voi, infedeli: ma perchè non ve ne andate nel vostro califfato di Iraq con il santo Califfo El Bagdadi, il quale vive di armi e uccide a tutto spiano coloro che non sono sunniti?
Chi ha esposto il cartello e soprattutto quando?.
Nel gruppo locale “Sei di Gorino se…” affermano che quel cartello è lì da diversi anni, e che a metterlo e stato proprio il prete che però non ha voluto commentare la notizia alle agenzie di stampa.
Va ricordato peraltro che don Paccagnella ha avuto fin dall’inizio un comportamento ambiguo, con dichiarazioni “giustificazioniste” nei confronti dell’adunata sediziosa con a capo leghisti venuti da Ferrara.
Diego Viviani, sindaco di Goro si dice “davvero esterrefatto” e ha aggiunto di non saperne nulla del cartello: “Sono stato avvisato ieri sera della presenza di questo cartello. È stata l’ennesima tegola in testa”.
Secondo il Sindaco un cartello del genere non trasmette certo l’insegnamento dell’accoglienza e della fratellanza. E forse questo è uno dei problemi di Goro, se anche chi dovrebbe guidare la comunità cristiana è da anni sulle barricate contro l’invasione islamica di cosa ci stupiamo se poi parte della cittadinanza — adeguatamente fomentata dai leghisti accorsi da Ferrara — lo segue?
Don Paccagnella, un altro che farebbe bene a fare le valigie, non aveva previsto che tra le pericolose criminali in arrivo vi fossero anche molte donne cristiane, scappate ai massacri di Boko Haram.
Anche se parlare di carità cristiana a don Paccagnella forse è solo un esercizio inutile.
(da agenzie)
Leave a Reply