“HA PAGATO JO SQUILLO CON I SOLDI DEI POVERI”: SINDACO DI TRECATE SOTTO ACCUSA
SCONTRO SU UNA FESTA DI SETTEMBRE
«Il cachet di Jo Squillo alla Festa del riso pagato con le risorse che dovevano servire per 500 pacchi alimentari per i poveri». È la denuncia del Pd di Trecate, che sulla vicenda dà battaglia da settimane, chiede una commissione d’inchiesta e ha raccolto le firme per convocare il Consiglio comunale (che non si riunisce dal 29 novembre).
L’istanza è stata depositata il 5 febbraio: i venti giorni di legge per provvedere scadevano sabato. Per quel giorno, alle 9 del mattino, in effetti è stato convocato il Consiglio, che però la stessa maggioranza ha disertato.
All’appello c’era solo il presidente Andrea Crivelli accanto a cinque dei sei esponenti di minoranza (i tre del Pd, lista «Nel cuore di Trecate» e 5 Stelle). Assenti il sindaco e gli altri 9 consiglieri che lo sostengono.
Senza numero legale la seduta è stata aggiornata alle 14 di oggi, quando era già fissata in seconda convocazione. «È stata una farsa» tuona Marco Uboldi, Pd. Che spiega: «Da tempo chiediamo chiarezza sulle spese della festa “Riso gorgonzola e antichi sapori” del 23-24 settembre. Questa maggioranza, incapace di governare la città , è invece bravissima a nascondersi e sfuggire alle responsabilità ».
«L’appuntamento è solo rimandato di un paio di giorni, non potranno sottrarsi in eterno», aggiunge il capogruppo Filippo Sansottera.
Ma la discussione della mozione non è certa neppure oggi: è al ventunesimo posto di un ordine del giorno di 21 punti, tra i quali il bilancio.
Il sindaco Federico Binatti minimizza: «Da tempo avevamo deciso la data del 26 febbraio per portare in Consiglio il bilancio. Quando è arrivata la richiesta di convocazione urgente abbiamo visto che i venti giorni scadevano il 25. Così la riunione è stata fissata in prima convocazione per il 24 e in seconda per il 26. Non cambia nulla: ne discuteremo al ventunesimo giorno anzichè al diciannovesimo. Non c’è alcuna volontà di sottrarsi».
L’accordo con l’azienda
La questione sollevata dal Pd parte dall’aggiudicazione alla Markas di Bolzano dell’appalto per la mensa scolastica, un affare da 9,1 milioni per 12 anni. L’offerta includeva come miglioria 500 pacchi alimentari all’anno da destinare ai bisognosi e 22 servizi di catering in occasione di eventi (cene, rinfreschi, aperitivi, coffee break, merende). Solo quattro sono stati fruiti nel 2017.
Il pagamento
Grazie a un accesso agli atti si è scoperto che l’amministrazione – senza atti di giunta ma solo con uno scambio di lettere con la ditta – ha «monetizzato» il resto, compresi i pacchi per i poveri, valutando il tutto 11.950 euro, somma che Markas ha pagato per il compenso degli artisti invitati alla Festa del riso: Jo Squillo, Johnson Righeira e Papa Winnie. Secondo le stime del Pd i servizi «barattati» valevano oltre 40 mila euro.
(da “La Stampa“)
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