I SEQUESTRATORI SI SONO ARRESI, LO SBARCO DALLA SEA WATCH PREVISTO A BREVE
GRAZIE A MACRON E MERKEL, OLTRE A ROMANIA, PORTOGALLO E MALTA, LUSSEMBURGO CI SARA’ UNA REDISTRIBUZIONE IN EUROPA (SALVO I SOLITI INFAMI DI VISEGRAD, AMICI DI SALVINI)… EMERGONO GRAVI ANOMALIE DEL MINISTERO DEGLI INTERNI: NESSUNO E’ MAI SALITO A BORDO, UN SISTEMA PER BLOCCARE LA MAGISTRATURA?
Il via libera non è ancora arrivato ma dovrebbe essere questione di ore. Dopo l’annuncio dell’accordo raggiunto ieri per la redistribuzione in Europa dei 47 migranti a bordo della Sea Watch, il vertice notturno a Palazzo Chigi tra il premier Conte, Salvini e Di Maio è servito ad ottenere l’ok del ministro dell’interno.
Si attende la formalizzazione dell’accordo europeo. Ci sarebbe anche il Lussemburgo nel patto, oltre a Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta.
Al Viminale stanno mettendo a punto le modalità dello sbarco e quasi certamente i 47 verranno portati in un hotspot a Pozzallo o a Messina. Qui verranno identificati e aspetteranno di essere trasferiti nei Paesi europei che hanno dato la disponibilità .
Ma se la definizione dell’accordo dovesse allungare i tempi, tornerebbe l’urgenza di far sbarcare immediatamente i 15 minorenni a bordo come sollecitato per la seconda volta dalla Procura di Catania in ottemperanza della legge Zampa che stabilisce che i migranti minori non possano in ogni caso essere respinti.
Ma nessuno, a cinque giorni dall’ingresso in rada della nave, ha ancora provveduto all’identificazione dei minorenni rendendo quindi ineseguibile il provvedimento del tribunale dei minori che non puo’ che essere nominativo.
A bordo della nave, battente bandiera olandese ormai da 12 giorni in mare e da 5 nella rada di Siracusa, non è ancora mai salito personale della Capitaneria di porto nè della polizia giudiziaria per gli adempimenti e una nuova sollecitazione in tal senso è stata fatta al prefetto di Siracusa.
Anche il pronunciamento della Corte europea dei diritti dell’uomo, che ieri non ha ordinato lo sbarco ma solo raccomandato di garantire la massima assistenza ai migranti, ha espressamente previsto la tutela legale dei minori a bordo.*
Da Cagliari, dove si trova in visita, interviene sulla vicenda il premier maltese Joseph Muscat: “Non abbiamo mai chiuso il nostro Paese e quando abbiamo chiesto un segnale di solidarietà europea lo abbiamo sempre ottenuto. Non penso che sia una conseguenza diretta del fatto che si attui una linea dura o no”.
Rispondendo a una domanda sugli effetti della linea intransigente del governo italiano sugli sbarchi di migrantii, afferma: “Non mi intrometto nelle decisioni italiane, ma penso che la linea dura sia controproducente, perchè se ci si trova davanti a una responsabilità che deriva da leggi internazionali non si può rispondere ‘non voglio’. Penso che questo sia un atteggiamento miope”.
(da agenzie)
Leave a Reply