I SOLDI ALL’ESTERO DI FIORE, LEADER DI FORZA NUOVA
L’INCHIESTA DELL’ESPRESSO: LA LATITANZA INGLESE CON L’APPOGGIO DEI SERVIZI SEGRETI, LE CASSEFORTI STRANIERE, GLI AFFARI A CIPRO
Un terrorista nero che è riuscito a restare impunito. Ha potuto creare un impero economico a Londra mentre era latitante con appoggi sospetti.
Ha fondato un partito che da vent’anni è al centro di denunce e arresti per centinaia di azioni violente. E mentre racconta ai giovani italiani di battersi da patriota contro la «nefasta globalizzazione», in realtà tiene i soldi all’estero, in una serie di società cassaforte tra la Gran Bretagna e Cipro.
Ecco la storia segreta di Roberto Fiore, il leader politico di Forza Nuova, ricostruita in un’inchiesta giornalistica pubblicata da L’Espresso nel numero in edicola da domenica 17 dicembre
L’Espresso ha recuperato le storiche sentenze definitive di condanna di Fiore per i reati di banda armata e associazione terroristica.
Come capo di Terza Posizione, l’organizzazione romana collegata alla banda stragista dei Nar, Fiore avrebbe dovuto scontare cinque anni e mezzo di carcere, ma è scappato a Londra nel 1980 e dopo 19 anni di latitanza è riuscito a far cadere la pena in prescrizione.
E intanto ha stretto rapporti da una parte con i leader neonazisti, dall’altra con i servizi segreti, documentati da un’inchiesta del parlamento europeo.
L’Espresso pubblica anche i primi dati completi sull’escalation di azioni violente, raid razzisti e aggressioni politiche commesse in questi anni da giovani neofascisti di Forza Nuova, il partito di estrema destra fondato da Fiore nel 1997.
Le statistiche del ministero dell’intero documentano 240 denunce e 10 arresti in soli 65 mesi: in media, un attacco neofascista alla settimana.
L’inchiesta giornalistica svela anche gli affari segreti di Fiore all’estero, con donazioni anomine raccolte da trust di Londra che finiscono in società di famiglia; misterose aziende di Cipro che non pubblicano i bilanci; e soprendenti partecipazioni familiari in un gruppo di spedizioni internazionali che ha come principali clienti gli stranieri immigrati in Italia.
(da “L’Espresso”)
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