IL FIGLIO DEL CUSTODE DEL CIRCOLO DI TENNIS GIOCA IN COPPA DAVIS
L’ESORDIO DEL RAGAZZO ALBANESE LA CUI FAMIGLIA E’ ARRIVATA CON UN BARCONE NEL 1999
Al tennis club di Genova lo ricordano ancora quando a tre anni si trascinava dietro una racchetta più grande di lui: «Cercava un muro e restava ore a far rimbalzare qualche vecchia pallina».
Per Elby Mjeshtri, arrivato a Genova dall’Albania a un anno, era il massimo divertimento.
I genitori abitano all’interno del circolo tennistico dove lavorano come custodi. Ora Elby di anni ne ha 16 e lunedì salirà su un aereo che lo porterà a Sofia.
È stato convocato da Fatos Nalbani, capitano della squadra di Coppa Davis dell’Albania, che dal 5 all’8 aprile affronterà la Bulgaria a Sozopol sul Mar Nero. «Quando mi è arrivata la convocazione — dice Elby — mi è sembrato un sogno».
Non solo per la prima assoluta con il tennis che conta.
Ma anche perchè nell’ultimo anno Mjeshtri ha avuto parecchi problemi di salute che ne hanno condizionato il rendimento: «Mi sono fatto un brutto strappo muscolare, ho avuto la mononucleosi… Insomma il mio stato fisico non mi ha permesso di salire dalla classifica di B7. Indossare la maglia dell’Albania però mi dà molta forza interiore».
L’opportunità che si presenta a Elby (che ha doppio passaporto albanese e italiano) è straordinaria: difendere il proprio Paese che i genitori furono costretti ad abbandonare proprio per dare a lui un futuro migliore.
Il padre di Elby arrivò in Italia nel 1999 a bordo di un barcone. Un anno di lavoro duro e poi i soldi mandati in Albania in modo che lo potessero raggiungere anche la moglie e il figlio.
Giusto un anno dopo, il tempo di ambientarsi un po’ a Genova e mettere in mano una racchetta al piccolo.
«Non ricordo neppure quando ho iniziato a giocare. Per me è stato come imparare a camminare. Uscivo di casa e vedevo soltanto campi in terra rossa, racchette, palline. E a tutte le ore del giorno persone che arrivavano per giocare. Così iniziare a tirare le palline contro il muro è stato come per un altro bambino andare sull’altalena».
A 5 anni Eklby ha iniziato a seguire i corsi del mini-tennis. Poi le prime partite fino, ed è roba dell’anno scorso, alla squadra A1 del Tennis Club genovese.
E adesso la Davis, fino a ieri partite viste in tv: «So che ci sono Genajd Shyphja, Arber Sulstarova e Mario Zili… non so se sarò titolare, è già fantastico che abbiano pensato a me».
Pensano a lui anche i soci del Tc. Non più la mascotte del circolo come era da bambino, nemmeno solo una promessa. Ma qualcosa in più.
Il presidente Giovanni Mondini: «Elby ha delle ottime potenzialità . Ha sempre dimostrato un buon talento ed è divertente da seguire sul campo perchè ha un gioco brillante, completo, con un ottimo rovescio a una mano».
(da “La Stampa“)
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