IL FIGLIO DI MORANDI: “ERA UN PONTE ALL’AVANGUARDIA, SONO CAMBIATI I FLUSSI DI TRAFFICO”
PARLA IL FIGLIO DEL PROGETTISTA DEL PONTE CROLLATO A GENOVA
“Il ponte sul viadotto dell’A10 ha subito diversi interventi di adeguamento nel corso dei decenni, che non hanno più riguardato l’attività di mio padre”.
Maurizio Morandi è figlio di Riccardo, progettista del ponte crollato a Genova e di viadotti realizzati dal 1945 in poi in tutto il mondo.
Maurizio è invece stato professore ordinario di Urbanistica all’Università di Firenze, ha insegnato negli atenei di Trieste, Pescara e Algeri e autore di numerosi volumi e saggi.
Professore, il Ponte di Morandi attuale, insomma, non era più lo stesso ponte ideato da suo padre?
“E’ stato costruito negli anni ’60, e ha avuto una serie di riorganizzazioni e di manutenzioni negli anni successivi, anche dopo la morte di mio padre, avvenuta nel 1989”.
Gli esperti ora si dividono. Ma molti sono concordi nel dire che sul banco degli imputati non c’è Morandi, uno dei più grandi progettisti italiani, ma proprio la manutenzione…
“La manutenzione non ha mai riguardato lo studio Morandi, il ponte era poi monitorato per flussi di traffico che oggi sono cambiati”.
Ha paura che questo disastro possa gettare una cattiva luce sul nome e sulla fama di suo padre?
“Spero proprio di no, quello è stato un ponte molto importante per l’ingegneria. Era un ponte all’avanguardia. Oggi la nostra famiglia è estremamente colpita, prima di tutto come cittadini. Ci stringiamo al dolore delle vittime”.
(da “La Repubblica”)
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