IL GOVERNO HA DECISO DI CHIUDERE LE DISCOTECHE CHE NON AVREBBE MAI VOLUTO RIAPRIRE
PASSATO IL FERRAGOSTO, ORMAI IL DANNO E’ FATTO… ERANO STATE LE DEROGHE DELLE REGIONI A PERMETTERE LA RIAPERTURA DELLE DISCOTECHE SU PRESSIONE DEGLI INTERESSI ECONOMICI DEI GESTORI
Di fronte all’aumento dei contagi da Coronavirus il governo alla fine ha deciso. Da domani, 17 agosto, discoteche, sale da ballo e locali assimilati dovranno sospendere le loro attività almeno fino al 7 settembre.
La decisione è arrivata nel corso del pomeriggio, durante una riunione in videoconferenza tra i ministri della Sanità Speranza, degli Affari regionali Boccia e dello Sviluppo economico Patuanelli che hanno pensato a dei contributi per gli operatori del settore.
Fino a questo momento le Regioni erano riuscite a tenere aperte le discoteche seppure, dopo il pressing del governo, al 50% e con l’obbligo di ballare con la mascherina.
Ora la stretta dell’esecutivo: le Regioni dovranno adeguarsi al dpcm del 7 agosto scorso che dice che «restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso».
Lo stesso ministro Boccia nelle scorse ore aveva parlato dell’ipotesi della «chiusura dopo Ferragosto in tutte le Regioni». E i dati quotidiani dei contagi in continua crescita hanno spinto verso lo stop.
Decisa anche una stretta sull’uso delle mascherine, da utilizzare obbligatoriamente, «dalle 18 alle 6», anche «all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonchè negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti», riporta il Corriere.
Intanto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha annunciato che domani il coordinamento presenterà una formale denuncia contro il governo e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica, in relazione alla mancata chiusura delle discoteche. «Chiudere ora le discoteche quando tra luglio e agosto sono state organizzate centinaia di serate in tutta Italia vuol dire chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati»
Il governo ha dunque deciso di adeguarsi al parere del Comitato tecnico scientifico, che già nei giorni scorsi aveva espresso la sua preoccupazione di fronte all’aumento dei casi di contagio. L’esecutivo ricordava anche come già nel Dpcm del 7 agosto scorso fosse prevista la sospensione delle «attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso» – divieto cui però molte Regioni avevano risposto con una deroga. La maggioranza delle Regioni, anche oggi, era contraria, preferendo limitazioni di orari e presenze alla chiusura totale.
(da agenzie)
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