IL LABRADOR LEO HA SALVATO LA PICCOLA GIORGIA E IL COCKER ABBRACCIA LA BARA DI ANDREA
DUE STORIE CHE DOVREBBERO FAR RIFLETTERE I COSIDDETTI “UMANI”
È in forza alla Squadra Cinofili della Questura di Pescara il cane Leo, l’eroe a quattro zampe, citato anche dal premier Renzi, al termine del Consiglio dei Ministri, che ha individuato sotto le macerie a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, la piccola Giorgia, permettendo il salvataggio della bambina rimasta sotto le macerie per oltre sedici ore.
Leo, splendido esemplare di Labrador di tre anni e mezzo, è specializzato nella ricerca persone.
Il suo fiuto infallibile e poi il suo abbaiare particolare hanno permesso ai soccorritori, raccontano gli stessi operatori, di individuare la piccola e salvarle la vita.
Una storia incredibile, quella di Leo, figlia della generosità di un privato cittadino che, qualche tempo fa, ha donato l’esemplare di Labrador alla Questura di Pescara.
Il cane viene spesso utilizzato in operazioni di ricerca persone anche fuori regione, come sta accadendo in queste ore drammatiche e di corsa contro il tempo nelle zone terremotate
A Pescara del Tronto stanno operando con il cane Leo il suo conduttore, l’assistente della Polizia di Stato Matteo Palladinetti, e il responsabile della Squadra Cinofili della Questura pescarese, il sovrintendente capo Liborio Desimone
“Alle nove e quarantacinque di mercoledì 24 agosto – racconta Desimone – eravamo già con la nostra squadra a Pescara del Tronto. Sono stati tre giorni di grande lavoro. Per fortuna siamo riusciti a trovare e salvare questa piccola innocente e per noi è stata una gioia immensa. Se non credessimo ancora oggi di trovare persone in vita non faremmo questo lavoro”.
Altra storia straziante quella del cocker che saluta la bara del padrone Andrea.
“Erano inseparabili”
Sembra non rassegnarsi alla morte del suo padrone. Andrea Cossu, 45enne morto a Pescara del Tronto nel terremoto, e il suo cocker erano “inseparabili”.
Nel video di Fanpage si vede il cane irrequieto davanti alla bara di Andrea nella camera ardente.
I familiari, straziati dal dolore, hanno avvicinato il cane che ha quasi abbracciato la bara del suo “inseparabile” amico.
Storie di amore e solidarietà che dovrebbero far vergognare certi “umani”, incapaci di esprimere sentimenti positivi.
(da agenzie)
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